Luciano Manzi ha già scritto la sua autobiografia di antifascista, partigiano e poi sindaco e parlamentare impegnato dalla parte dei lavoratori, ma in questo libro ha voluto ricostruire la storia della 45ma Brigata Garibaldi, a cui ha partecipato come combattente.
Quella Brigata è la prima a formarsi nell’Astigiano, a Scurzolengo, ed è coordinata da militanti antifascisti che rispondono prontamente alla situazione di sfascio dello Stato dopo l’8 settembre 1943. Manzi inizia il suo racconto dal ruolo dell’antifascismo nella provincia e sottolinea come, a causa del disastro delle guerre fasciste, si vada a formare una nuova coscienza di solidarietà nei soldati sbandati e nei giovani contadini, che si rifiutano a rispondere ai bandi della Repubblica sociale di Salò, nonostante il rischio della condanna a morte.
(dall’introduzione di Laurana Lajolo)