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| LA STORIA DI UNA BARBERA ovvero La saga dei Ricard di Carloforte |
| PREFAZIONE La storia, quando non è sofferta memoria, può tingersi del gustoso aneddotico e farsi cronaca, individuale e collettiva di una quotidianità che travalica il tempo o dal tempo ritagliare frammenti qua e là. senza troppa preoccupazione di veridicità. Così, il genere letterario del romanzo bene si presta, quando prettamente storico non è, a nutrirsi di sequenze descrittive di una geografia umana che ci è familiare e si rivela partecipe delle nostre tradizioni locali, delle colline aleramiche a declivio fino alle forre langarole, disegnare dei vigneti, come preziosi fossili del creato. Infatti, "La saga dei Ricard di Carloforte" di Giovanni Bosia dipana, tra fantasia e realtà, la saggezza antica delle generazioni passate con la frenesia tecnologica della contemporaneità e là, ove si legge sottolineata " La storia di una Barbera", ci si ritrova immersi nella più succosa e vitale linfa dell'attuale realtà antropologica ed economica. Vari aspetti dunque, dalla ricerca della testimonianza alla conservazione delle genuine tradizioni, al di là dell'assunto letterario e linguistico, caratterizzano la vicenda, motivandone la pubblicazione sotto l'egida della " Associazione Amici di Asti, destinata ai fedeli lettori dell'annosa Rivista di cultura astigiana. La Redazione de " IL PLATANO " Un particolare ringraziamento al dottor Natale Ferro per gli amichevoli consigli linguistici. |
Giovanni Bosia, già dirigente d'azienda esperto di organizzazione commerciale e docente di marketing, per lavoro ha vissuto 35 anni lontano dalla natia Asti. E' stato combattente in guerra e partecipò in armi alla Resistenza. Sin da ragazzo con il gusto della lettura, giunto all'età di 65 anni ha iniziato a scrivere, annoverando due libri tecnici, tre di poesie e sei romanzi, da molti apprezzati. Ha vinto numerosi concorsi di narrativa e di poesia anche in campo nazionale. Nel 1947 ha effettuato per il Consorzio Agrario di Asti una ricerca, presso la Camera di Commercio locale, sulle aree vitate della provincia con particolare attenzione ai due vini Moscato e Barbera: sin da allora ha seguito le decennal i tribolazioni di quest'ultima. In questa riedizione, alla soglia del suo 86° anno, racconta le vicende di una famiglia dedita a questo vino, nell'arco di oltre un secolo come omaggio ai pochi illuminati che hanno combattuto e vinto l'indifferenza di politici incompetenti: fatti che l'autore sintetizza nel capitolo «Attentato alla Barbera». |
 
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