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S.P.Q.R.
Sacri e profani questi romani
2 milioni e 700 mila belve furiose

Da parecchi anni la popolazione complessiva della Capitale ammonta ufficialmente a 2 milioni e 700 mila belve furiose, alle quali si cerca di insegnare che una città è un agglomerato urbano esteso e popoloso e non una palestra di menefreghismo. Per i romani è ostico immaginare che esistano beni comuni, oltre ai mariti, alle mogli, alla Roma e alla Lazio. Ciò spiega il deteriorarsi di infrastrutture e della struttura urbana. Si pigia il tasto dell'ascensore come se fosse il pulsante di autodistruzione dell'umanità. Si utilizza un bagno pubblico come se fosse una discarica dismessa. Roma cambia il pelo, insomma, ma non i suoi abitanti...

ROMANI DE ROMA?


La romanità è un mistero intarsiato nella pietra, che si svela soltanto all'osservatore più attento. Più che uno stato anagrafico, è una condizione dell'animo pervasa da due componenti essenziali: lo scetticismo e l'ironia. Il vero romano è profondamente scettico, e non per una superficiale visione del mondo, bensì per il fatto di nascere e crescere in un luogo modellato dalla storia. Dice un indigeno: «Ma cosa vuoi che gliene importi del mondo a uno che la mattina si affaccia alla finestra e vede il Colosseo?». Non gliene importa nulla, infatti, ed è normale. Di fronte a tale espressione di eternità, il romano doc percepisce il valore effimero delle azioni, dei sentimenti e delle idee per cui tutti, da Capo Nord a Capo Passero, si agitano invano.
Da questo consolidato atteggiamento deriva un'ironia pungente, scabrosa, un'ironia oltre ogni limite dell'umana decenza. Se una prozia novantenne si frattura entrambi i femori, il romano dapprima minimizza, poi ci scherza su, e infine chiama l'ambulanza, salendovi affettuosamente anch'egli, dopo essersi accertato che il tragitto gli verrà comodo per non mancare al pokerino settimanale. Da dove trae, il romano, questa favolosa forza d'animo dinanzi alle disgrazie altrui? A cosa deve tanto cinismo? È semplice: in una città pervasa dal Sacro, la dissacrazione diventa un esercizio interiore sistematico, una sorta di via alternativa alla Salvezza. La sua, naturalmente.
INDICE

ROMANI DE ROMA?
[..]

TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA
[..]

EPPUR SI MUOVONO
[..]

L'OSPITE E' SACRO! NO! PURE LUI?!?
[..]

GLI ALTRI, QUASI TUTTI
[..]

FRANZA O SPAGNA, PURCHE' SE MAGNA
[..]

IL TRAFFICO: UN DRAMMA DALLA A ALLA Z
[..]

I FURBETTI DER QUARTIERINO
[..]

PASSATEMPI TRA SACRO E PROFANO
[..]

LE OSSESSIONI
[..]

COLTI, COLTISSIMI ANZI IGNORANTI
[..]

PERSONAGGI
[..]

...E INTERPRETI
[..]

EPPUR FUNZIONA!
[..]

I GIORNI CHE SCONVOLSERO ROMA

POSTFAZIONE
Noi romani, tutti e nessuno
di Claudio "Greg" Gregori

L'AUTORE




Giuliano Compagno

S.P.Q.R.

editore SONDA
edizione 2008
pagine 198
formato 13x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine
5 giorni

12.50 €
5.00 €

ISBN : 978-88-7106-517-5
EAN : 9788871065175

 
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