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| SOLDATO DA OTTO SOLDI Storia di una vita |
| Non sempre la storia è appannaggio di eroi. Spesso, anche le persone più semplici hanno una bella storia da raccontare. Come quelle dei nostri genitori, ad esempio. Tutte insieme, queste storie sono diventate il nostro modo di essere oggi. Ripercorrerle, non può che farci riflettere. "Soldato da otto soldi" (nel 1939 otto soldi erano la paga di un fante) è un viaggio verso le nostre radici. Tratto dai quaderni di Carlo Boero, sui quali il protagonista ha annotato la vita sua e della sua famiglia dall'inizio del '900 fino al 2000, anno della sua morte, il libro ben riflette la vita "cròia" nella realtà contadina delle Langhe, specialmente nella prima metà del secolo. Prima gli anni passati da servitore, poi, con il suo inseparabile sassofono che sapeva letteralmente "far cantare", a girare per le feste dei coscritti a coltivare la sua più grande passione: la musica. Ma, come se già non fossero bastate fame e tribolazioni, ecco la guerra che strappa di casa e si porta al fronte la migliore gioventù delle nostre colline, senza capire bene perché andasse combattuta. "Patria", "Duce", "Re": tutte astratte icone in nome delle quali occorreva obbedire ciecamente, come il protagonista racconta durante la guerra con la Francia e poi sui monti albanesi nella dissennata campagna di Grecia. Infine gli anni dello sbandamento, dell'occupazione tedesca, della Resistenza, delle lotte fratricide. Poi, gli anni del dopoguerra, con la voglia di ricostruire tutti insieme un paese distrutto. Gli anni del "Boom" e del miracolo economico, con le prime piccole conquiste per una vita migliore: la Lambretta, la Fiat 500, il frigorifero, la televisione di "Lascia o Raddoppia". PROLOGO Qualche anno fa mi capitò che, mentre stavo scendendo su una scala mobile in una delle tante stazioni della metropolitana di Londra, cominciai ad udire in sottofondo il suono di un sassofono contralto. Man mano che mi avvicinavo si faceva più forte. Era un suono molto armonioso, fatto di note lunghe che si concludevano con un tremolo intenso, sapientemente modulato. Quel suono magico rimbalzava nei meandri del sottosuolo, arricchendosi di naturale riverbero. Mi vennero i brividi: "quello" era il suono di mio padre! Rallentai il passo, ipnotizzato da quel suono che mi portava indietro nel tempo. Quando arrivai finalmente davanti al musicista, vidi che si trattava di un ragazzo di colore con le treccine, probabilmente giamaicano. Trassi di tasca una banconota da dieci sterline e gliela misi nella custodia aperta. Lui, interruppe la sua musica per un istante, giusto per farmi un sorriso smagliante e darmi un "cinque". Chissà cosa avrà pensato... Forse che ero un ricco mecenate. Magari si sarà detto: «Oggi è il mio giorno fortunato». Invece, l'affare l'avevo appena concluso io: avevo pagato un piccolo prezzo per un ricordo estremamente prezioso... Quando penso a mio padre e alla voce del suo sassofono, mi vengono in mente immagini scolorite dal tempo, ma impresse indelebilmente nella mente. Lo rivedo ancora alla sera, dopo cena, davanti alla valigetta aperta sul tavolo della cucina, tra odori di soffritto, aglio, cipolla e basilico che indugiavano nella minuscola cucina situata proprio di fronte alla stazione ferroviaria di Monchiero, un paesino situato lungo il fiume Tanaro al confine sud-ovest delle Langhe. [..] |
INDICE Prologo Note degli Autori Capitolo 1- Lassù nella frazione Boeri di Cissone... Capitolo 2 - Libro e moschetto, fascista perfetto Capitolo 3 - Fior di ginestra... Capitolo 4 - Giovinezza, giovinezza... Capitolo 5 - Faccetta nera... Capitolo 6 - Tutti a casa? Capitolo 7 - Venti di guerra Capitolo 8 - Soldato da otto soldi Capitolo 9 - Vincere... e vinceremo! Capitolo 10 Spezzeremo le reni alla Grecia Capitolo 11 - Guerra e pace Capitolo 12 Addio Grecia Capitolo 13 Un'altra cartolina Capitolo 14 O bella ciao... Capitolo 15 Vento di primavera Capitolo 16 Portare "le busche" Capitolo 17 L'altra metà del cielo Capitolo 18 C'è una chiesetta amor... Capitolo 19 Quel ramo del fiume Tanaro... Capitolo 20 Grazie dei fior... Capitolo 21 - Vola colomba bianca, vola Capitolo 22 - Un porto di mare Capitolo 23 - Signora Ferrero, i suoi prodotti non li tengo più! Capitolo 24 - Storie di tutti i giorni Capitolo 25 - Mai, mai, mai più... Capitolo 26 - La discesa Capitolo 27 - La caduta Appendice |
 
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