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| UN SOGNO GRANATA - 2014 ...e se il Grande Torino fosse sopravvissuto a Superga? |
| "Se non fosse accaduto! Se non fosse accaduto..." Frustrazione, nostalgia e dispetto sono i sentimenti che hanno albergato a lungo in quei tifosi granata che, di fronte ai ripetuti - e talvolta spocchiosi successi di Juve, Milan e Inter negli ultimi sessantacinque anni, accompagnavano il seguente pensiero "Se però ci fosse ancora il Grande Torino, chissà voi, grandi club, che cosa riuscireste a fare...?". Una vera e propria storia alternativa del Torino Calcio, dai Mondiali del 1950 allo scudetto del 1970 i Granata soffrono ancora, com'è nel loro destino, ma vivono, tra sconfitte e successi, delusioni e trionfi... PRESENTAZIONE 4 maggio 1949; sono trascorsi più di cinquant'anni e risuona ancora nella nostra memoria il grido di un compagno di giochi: «La radio ha detto che è morto il Torino!». È stato l'evento che ha inciso più profondamente nella nostra giovinezza e da quel giorno gli anni si dividono in un prima e in un dopo. Fra tutti coloro che hanno esultato e si sono entusiasmati fino al delirio per le imprese del Grande Torino, alzi la mano chi non ha mai fantasticato almeno una volta su come sarebbero state le vicende della squadra granata e del calcio italiano se quel pomeriggio l'aereo proveniente da Lisbona non avesse impattato contro Superga. Le nostre fantasie duravano qualche momento e poi finivano lì. Invece Stefano Bovero con questo libro la sua fantasia l'ha sviluppata sul serio, andando fino in fondo, con una meticolosità e una dedizione che hanno del leggendario. L'autore, intimorito per la sua stessa audacia, ha sentito il bisogno di incorniciare il suo racconto spiegandolo, lui psicologo, come un caso clinico. Un anziano paziente, l'ultra-ottantenne signor Giulio R., si presenta dallo psicoterapeuta per curare un disturbo ossessivo, legato al trauma che da ragazzino ha subito quando è morto il Torino, e che continua a fargli vedere vivi, alla televisione e allo stadio, i giocatori che erano su quell'aereo. Per curarlo lo psicologo lo sottopone all'ipnosi e così si sviluppa il lungo racconto che si concluderà con una completa guarigione. [..] |
Dopo tanti anni il Grande Torino continua ancora, sorprendentemente e caparbiamente, a vivere nei ricordi e nei sentimenti del Mito di Superga. Bacigalupo, Maroso e Mazzola sopravvivono direttamente nell'inconscio di numerose generazioni di tifosi; anche in quello di un anziano signore il quale, nel corso di una lunga seduta ipnotica mirata a curare la sua nostalgia per i Caduti di Superga diventata ormai patologica, "produce" sorprendentemente immagini che descrivono il seguito della storia della squadra di Mazzola e compagni. Scorre così un'autentica storia alternativa del Torino Calcio, che vede la squadra cambiare gradualmente giocatori e proprietà, ma conservare sempre l'impronta, i valori etici e l'eredità tecnica dei grandi giocatori degli Anni Quaranta, abbracciando circa vent'anni di vicende durante i quali i Granata si misurano via via con i grandi club italiani ed esteri e con i loro campioni. |
 
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