Sofonisba. Una vita per la pittura e la libertà

Storia della vita e dell'arte di una grande pittrice, rara figura femminile di artista affermatasi in un'epoca inquieta.

Una storia affascinante e di grande interesse non solo artistico, un suggestivo saggio -di valore scientifico ma dal tono piacevolmente narrativo- dedicato alla vita ed all'opera dell'artista cremonese. Sofonisba Anguissola (1531-1625), di origine nobile sebbene proveniente da famiglia di scarse disponibilità economiche, visse un'epoca in cui le donne -salvo casi eccezionali- non erano riconosciute per la loro attività; eppure riuscì a farsi apprezzare alle corti dei re di tutta Europa, divenendo notissima proprio per la perfezione della sua arte. Protagonista di un'esistenza lunga e per certi versi avventurosa, fu costante riferimento creativo per molti pittori del '500 e '600 - uno tra tutti Van Dyck.

Sofonisba Anguissola (Cremona ca 1531 - Palermo 1625) era nata da famiglia nobile, ma di scarse risorse economiche. Visse in un’epoca in cui le donne, salvo rari casi, non esercitavano una professione. Fu ospitata alla corte di nobili e di re, e fu notissima proprio per la perfezione e la bellezza della sua arte. Invitata a istruire nella pittura Isabella, la giovane moglie di Filippo II, soggiornò alla corte reale di Madrid. Il matrimonio con il nobile Frabrizio Moncada la portò poi in Sicilia e, alla scomparsa del marito avvenuta in circostanze mai chiarite, un secondo matrimonio la portò prima a Genova e, ancora, a Palermo, dove morì ultranovantenne. Costante riferimento per molti artisti del cinquecento e del seicento, non ultimo Van Dyck, fu anzitutto artista del ritratto.