Seguendo l'opinione di Peter Handke, secondo il quale l'ombelico del mondo non sarebbe a Delfi, come volevano i Greci, ma là dove hanno lavorato i grandi artisti, come non immaginare che lo spirito del mondo non abbia aleggiato per quasi mezzo secolo su questo magnifico fiume: la Senna.
È stato questo il presupposto per dare inizio a un viaggio, che si è rivelato strada facendo sempre più interessante e fecondo di emozioni al punto di trarne un libro.
Il libro, in realtà, era come se si componesse da solo: bastava prendere atto di quanto si stava rivelando al nostro sguardo e farne tesoro. A noi è bastato guidare per quelle strade, facendo un pieno di tanto in tanto e camminare per lunghi tratti sugli argini del fiume, subendo come grazia ricevuta quanto lo spirito del mondo aveva lasciato come traccia della sua presenza lungo tutto il tragitto...
PREMESSA
L'idea che l'ombelico del mondo sia là dove hanno lavorato i grandi artisti, proposta da Peter Handke, può costituire un ottimo viatico per uno come il sottoscritto, che ama andare sulle tracce di grandi artisti più sui luoghi dove hanno operato, che non nei musei dove le loro opere sono conservate.
Collegare paesaggi reali alle opere che su questi paesaggi sono nate, può risultare molto stimolante e di un interesse tale da poter riempire un intero periodo di vacanze. Può inoltre rivelarsi un filo conduttore capace di coinvolgere altre persone, in modo da compiere il tragitto in gruppo.
Ora, sulla base di quanto affermato prima, quale migliore occasione da cogliere in tal senso, se non quella di andare sulle tracce di artisti, che amavano dipingere all'aria aperta, trovando nei luoghi naturali la fonte primaria della loro ispirazione?
L'importanza dei luogjhi dove hanno lavorato i grandi artisti era stata sottolineata anche da Marcel Proust, il quale ebbe a scrivere: «In ogni quadro che ci presentano, sembrano darci solo un piccolo scorcio di un luogo meraviglioso, diverso da tutto il resto del mondo, nel cuore del quale vorremmo ci introducessero». E aggiunge: «Se i miei genitori mi avessero permesso, quando leggevo un libro, di andare a visitare la regione che il libro descriveva, avrei creduto di fare un passo inestimabile nella conquista della verità».
La frase detta da Claude Monet ad un critico, che lo interrogava a proposito del suo atelier, «Ecco il mio atelier...», accompagnando la frase con un ampio gesto della mano ad indicare la campagna intorno, può davvero costituire un invito al viaggio, che per quanto vago abbia potuto allora apparire, può oggi essere definito sulla scorta della Storia dell'Arte e delle biografie di quanti hanno fatto tesoro di quelle indicazioni.
Detto, fatto. Cartina alla mano, un bell'itinerario si è precisato, lungo un tracciato che non poteva non tenere conto di precursori, primi tentativi, maturità e derivazioni.
In altre parole, tenendo conto della carta stradale, si è subito pensato ad una prima tappa a Barbizon, una seconda come training autogeno nei musei parigini, quindi per più giorni in discesa lungo il corso della Senna sino alla Costa Normanna.
È come se il soffio divino si fosse divertito a soffiare a caso in diversi luoghi e si fosse poi riversato con maggiore intensità lungo la Senna, per disperdersi in seguito in diversi rivoli e in diverse direzioni. La nostra intenzione è stata quindi quella di andare in quei luoghi, nella speranza di cogliere le tracce di quel soffio divino e riprovare in qualche modo almeno in parte le emozioni, che si sono poi tradotte in opere d'arte ben presenti nella nostra mente.
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INDICE GENERALE
Premessa
I En plein air a Barbizon
II Parigi val bene un furto
III Il Tempo Ritrovato
IV Dalla Senna all'Oise
V La Senna di Claude Monet
VI Verso la Costa Normanna
VII Il ritorno ad Etretat e altro
VIII L'ultima tappa tra Trouville e Deauville
Tavole a colori
Conclusione
Bibliografia |
Mario Franchini
UN SOFFIO DIVINO SULLA SENNA
editore DELL'ORSO
edizione 2014
pagine 126
formato 16x24
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
9.90 €
ISBN : 978-88-6274-526-0
EAN : 9788862745260
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