Sebastiano Vitale - maresciallo aiutante dei carabinieri diventato luogotenente - medita di andarsene in pensione. Ha inoltrato domanda e già pregusta gli agi di una confortevole esistenza con moglie e casetta da poco ristrutturata fra vigneti piemontesi. All'ultimo momento gli si chiede d'occuparsi della chiusura per "ristrutturazione" di una Stazione carabinieri in una località lombarda a nord di Milano. Altro che incarico da assolvere in pochi giorni... tra capo e collo gli capita subito l'inspiegabile omicidio d'una nota segretaria comunale che scombussola l'intera comunità. L'indagine si snoda fra paesaggi a ridosso di laghi a due passi dalla "mitica" Svizzera.
Il nostro si imbatte in losche attività, sedicenti nomadi dotati di sofisticate apparecchiature, un corollario di personaggi alle prese con telefonate lecite e illecite e attività di Servizi Segreti nostrani e stranieri. Il finale rivelerà insospettabili colpevoli, sennò che giallo sarebbe, e complotti. |
PRESENTAZIONE
Dopo aver diligentemente svolto l'incarico assegnatogli, il luogotenente Sebastiano Vitale - già maresciallo aiutante dei Carabinieri - si concede il meritato riposo nella casetta da poco ultimata con non pochi sacrifici in denaro e arrabbiature (soprattutto da parte della di lui moglie). Alla soglia della pensione, il nostro può finalmente concedersi qualche agio, in particolare dopo aver scoperto i risvolti dell'omicidio avvenuto in una località (inventata, ma verosimile) nella quale è stato comandato e che l'autore situa genericamente a nord di Milano (massi, diciamo pure in Brianza).
Una segretaria comunale, factotum nubile e nota in tutto il circondario come 'na sciura insci brava, viene trovata senza vita ai bordi di un campo. Presenta una ferita all'addome e tutto fa pensare a un omicidio. Per Vitale - da poco reggente a interim della locale Stazione - una bella gatta da pelare. Giunto dalla sua sede in Piemonte, deve in pratica provvedere alla chiusura dell'avamposto dell'Arma di Borgo Briantino: un incarico più che altro formale da svolgere prima della sua quiescenza. Se non che...
Mentre è alle prese col suo strumento musicale preferito (il bassotuba, bè che c'è di strano), Sebastiano rivive come in un flashback con sottofondo musicale le fasi salienti dell'indagine che ha portato alla scoperta della verità. Scorrono le immagini di personaggi, vicende, risvolti drammatici con protagonisti ed eventi che coinvolgono un campionario di umanità peraltro sovrapponibile anche in altri contesti.
Si scoprono relazioni "illegittime" alimentate da fotografie osé e messaggini scambiati tramite telefoni portatili; vengono alla luce loschi ricattatori che sfruttano i momenti di debolezza di certe signore diciamo disinvolte. Fanno da contorno movimenti di Servizi segreti che indagano su organizzazioni straniere che captano numeri di conti correnti bancari tramite sofisticate apparecchiature mimetizzate in campi nomadi. Con l'aggiunta, per buon peso, di telefoni spiati a largo raggio più o meno legalmente. Il tutto rivisitato come in una sceneggiatura cinematografica, con tanto di colonna sonora che riporta alle note immortali della Carmen di Bizet.
Un giallo (o noir) con qualche risvolto piccante da leggere possibilmente a letto o in comoda poltrona. Lettura poco adatta agli animi particolarmente castigati; anche se al giorno d'oggi se ne sentono pure di peggio... |
Antonio Caron
SIGNORINA REGINA
editore FRILLI EDITORI
edizione 2012
pagine 252
formato 12x19
rilegato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
9.90 €
9.90 €
ISBN : 978-88-7563-721-7
EAN : 9788875637217
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