In questo mondo magico si nasconde ciò che nessuno ha mai osato cercare: il Libro Sacro "Tirtenabala".
Un viaggio pericoloso, costellato di personaggi comici o demenziali tra cui eteree principesse ammaliatrici, diaboliche e stolide creature maligne, veggenti improbabili e fatue regine, ci condurrà fino all'epica battaglia conclusiva, in cui, in un crescendo pirotecnico di sorrisi ironici che diventano risate a crepapelle, il lettore dovrà convenire che chi ha scritto questa storia non può essere altro che un "Gadano".
...in compagnia di Fol Mènamica andrò ad Ovest verso la Città Santa di Tucmenèn
per interrogare la grande veggente, la Pizia Masmiava e l'oracolo di Vatecatèancassùl...
Questo racconto nasce ispirandosi molto liberamente a "Il Signore degli Anelli", la cui lettura, negli anni della giovinezza, mi ha regalato preziosi momenti di felicità
e di allegria. Vuole essere un mio personale omaggio all'insuperabile e insuperato maestro della letteratura fantasy John Ronald Reuel Tolkien, a cui sarò sempre grato per avermi permesso di vivere, seppure con l'immaginazione, l'Avventura in un mondo fantastico al di fuori del tempo e dello spazio.
È una burla, un travestimento comico, nato per gioco e con il desiderio di rimanere tale, senza pretese, nè intenti dissacratori nei confronti dell'originale dal quale lo scherzo ha preso avvio.
Dai, Ronald, non volermene e soprattutto non te la prendere! |
PREFAZIONE
La parodia è senza dubbio segno di celebrità, per l'oggetto messo nel mirino, poiché la sua efficacia discende in tutto e per tutto dal confronto con l'originale. I meno giovani forse ricordano le memorabili parodie basate su grandi capolavori della letteratura, dai Promessi Sposi al Conte di Montecristo, messe in musica dal Quartetto Cetra intorno agli anni Settanta.
Da questo punto di vista si può dire senza tema di smentita che il genere letterario denominato fantasy ha da anni valicato il confine della narrazione di nicchia, grazie al successo di J. R. R. Tolkien e del suo Signore degli Anelli, per accedere a una popolarità ormai consolidata. Insomma, sono maturi i tempi per veder mutati in parodia elfi, regni e mondi paralleili, draghi, geografie immaginarie, miti, scontri tra bene e male. Fin qui tutto nella norma e sono infatti già apparse operazioni in questo solco. Ma la fuga in avanti l'ha compiuta Gian Lurens ed San Salvari (noto anche con il curioso pseudonimo di Lorenzo Papagna) ed è stata quella di scrivere la parodia del genere fantasy in lingua italiana, ma dentro i confini della parlata piemontese, con esiti lessicali e onomastici esilaranti per chi ha quelle sonorità nelle orecchie, per chi ha respirato in profondità quel carattere popolare della piemontesità nutrito [..] |
Lorenzo Papagna
IL SIGNORE DEI GASEPIU
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2013
pagine 112
formato 13x18,5
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
9.00 €
9.00 €
ISBN : 978-88-6804-006-2
EAN : 9788868040062
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