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| DALL'8 SETTEMBRE 1943 AL 25 APRILE 1945 Le storie di Francesco e Pietro |
| " In quella straordinaria stagione di responsabilità e di scelte nessuna delega era possibile. [...] E mai come allora ci si accorse che la storia collettiva era fatta di tante storie personali, Proprio come quelle di Pietro e Francesco. E la scelta, anche per loro, nacque dall'imperativo posto prima di tutto dalla propria coscienza." A volte - dice Francesco - penso che abbiamo fatto cose che nemmeno noi sappiamo come le abbiamo potute fare..." (Pierangelo Lombardi) "[...] una testimonianza cosi diretta ha la capacità di percolare nei recessi dell'anima e di suscitare forte e lucida partecipazione civile anche sui temi della nostra tribolata quotidianità; perché valori come la Democrazia e la Libertà, non si conquistano una volta per sempre ma, nel supremo dovere di "Uomini", siamo chiamati a difenderli in ogni istante per scongiurare il ripetersi degli orrori. Abbiamo bisogno di un raggio di sole nel gelo delle nostre coscienze troppo volte asfittiche e distratte." (Marco Feccia) PREFAZIONE "La storia siamo noi, siamo noi padri e figli" ci ricorda la bella canzone di Francesco De Gregori. Una storia che non è tanto quella generale, dei grandi personaggi e delle decisioni lontane dalle nostre possibilità, quanto la storia di casa nostra, che quella generale certo in buona parte riflette, ma anche media e contribuisce a fare. E' una storia che, con straordinaria forza evocativa, appaga quella comunità che in essa si specchia e con essa si confronta. E allora in tempi, come questi nostri, dove i valori dominanti e lo stile stesso dell'epoca tendono a rendere e a considerare obsoleta la storia, proprio la storia e la memoria possono diventare il cemento di una comunità e la base necessaria per costruire, in quella comunità, un avvenire degno di questo nome. Come la storia di Pietro e di Francesco che, in queste pagine, ci viene incontro 'in presa diretta' a ricordarci il valore di fondo di quello che fu un punto di arrivo e di partenza, insieme, per milioni di soldati italiani. Punto d'arrivo nel senso che pose fine a una guerra disastrosa voluta assai più da Mussolini e dai vertici monarchici e fascisti che dalla popolazione e segnò nello stesso tempo il distacco da un'alleanza artificiale e opprimente. Punto di partenza perché allora ebbe inizio non solo nella penisola, ma in tutto il teatro di guerra, in Grecia, sull'Egeo, nei Balcani, per tanti giovani italiani un processo lungo e difficile di distacco dalle parole d'ordine apprese nell'Italia fascista e di avvicinamento arduo e tormentato ai valori della democrazia. [..] Pierangelo Lombardi |
INDICE Prefazione Lettera all'autrice Introduzione Le storie di Francesco e Pietro Ringraziamenti |
 
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