Il Capitano Antonio Paravia, nato a Corfù nel 1754, (allora isola veneziana), fu ufficiale delle truppe di terra della Serenissima Repubblica e come tale fu frequentemente impegnato in servizi nella penisola balcanica e nelle isole ioniche.
Imbarcato su vascelli della marina da guerra veneta con truppe da sbarco, visitò gran parte del Mediterraneo orientale e centrale e assistette alle azioni condotte contro il Sultanato di Tunisi.
Lasciò una serie imponente di manoscritti corredati da tavole: il Mio Portafogli di viaggi, osservazioni, memorie, e frammenti istorici del mio tempo, ora custodito nella Biblioteca del Museo Correr di Venezia. Paravia fu. estremamente abile nel documentare con vedute e piante acquerellate le piazze e le fortezze da lui toccate durante i suoi viaggi; arricchì la bella serie dei suoi disegni con documenti relativi ad avvenimenti anche molto precedenti alla sua epoca.
Presso la Scuola di Applicazione di Torino è conservata una ricca Raccolta di tavole intestate al suo nome, in parte con soggetti analoghi a quelli dei suoi manoscritti. In questo libro, a complemento dei numerosi soggetti grafici prodotti da Paravia, ne sono stati utilizzati anche altri, reperiti negli archivi di Venezia, per meglio illustrare le vicende della Serenissima Repubblica in Grecia nel XVII e XVIII secolo.
PRESENTAZIONE
Guido Amoretti
Al lettore.
C olui ehe si avvicinerà a questo libro,
incuriosito dalla veduta dell'antica
Città di Salonieco, in copertina, legato al titolo relativo ad un certo capitano veneto Antonio Paravia, si sarà domandato, certamente, per quali motivi l'autore, generale dell'Esercito Italiano in congedo, si sia impegnato su un tema decisamente insolito, quasi del tutto estraneo alle correnti di ricerca storica o di indagine che oggi vengono generalmente seguite.
In realtà ho scritto questo libro spinto, è il termine esatto, dall'incancellabile ricordo dei due anni trascorsi in Grecia durante la guerra, quando ero un semplice sottotenente in servizio permanente, effettivo ad un reggimento di fanteria di stanza in varie località del Peloponneso. L'Esercito Italiano negli anni dal 1941 al 1943 aveva in Grecia un'intera armata.
Io ebbi il destino di conoscere a fondo alcune delle località più celebri della regione, quali Acgion, Nauplia, Tirinto, Patrasso, il forte di Rion, Pirgos, Olimpia ed altre. Dovunque Vi erano i ricordi lapidei di San Marco e soprattutto le fortificazioni veneziane. tangibili testimonianze della Serenissima.
Le impressioni raccolte da questi luoghi, per quanto temperate dalle esigenze di senizio assai pressanti a volte e dalle rigidi necessità connesse con il comando di un reparto, si radiearono nella mia mente. Gli anni di prigionia nei Lager nazisti e tutta la successiva carriera, in Italia, nella Nato e all'estero, non valsero mai ad attenuarle.
La popolazione cllenica di ogni località, pur
nelle differenze etniche e sociali inevitabili.
malgrado la cultura locale più differenziata. rivelò in ogni occasione il carattere greco
fiero, dignitoso e, generalmente, leale.
Le eccezioni vi furono, ma furono poche.
Il periodo in cui quelle località greche erano state sotto il governo di Venezia, lontano ormai più di 257 anni, era ancora ben vivo tra la gente, malgrado la successiva lunga dominazione turca, della quale. generalmente, non affioravano che remineseenze negative.
L'Esercito Italiano, pur nella difficile situazione di forza armata di occupazione, lasciò generalmente un buon ricordo. Lo constatai personalmente quando ritornai in Grecia, da turista: gli episodi spontanei di simpatia e di riconoscenza furono numerosi e commoventi.
Nel 1953, assegnato all'allora Settore Forze Lagunari, fui di sede a Venezia per oltre tre anni. Fu un periodo tutt'altro che tranquillo. ma ebbe momenti indimenticabili: nell'estate nel porto di Venezia venne concentrata la flotta italiana (nave ammiraglia l'Incrociatore Duca degli Abruzzi) e truppe da sbarco per un'eventuale azione contro la Jugoslavia.
Allora capitano, io fui imbarcato con il mio reparto su una grossa motozattera di origine tedesca, destinato ad un'operazione anfibia piuttosto complessa che poi non ebbe luogo.
Non è il caso di dilungarmi oltre.
Un anno dopo, nell'ottobre del 1954. la situazione politica notevolmente migliorata, l'Esercito Italiano si accinse ad entrare a Trieste.
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INDICE
Presentazione (Guido Amoretti)
Ricerca di archivio (Silvia Bertelli)
Prefazione - Antonio Paravia o della disincantata nostalgia (M. Marcella Ferraccioli - Gianfranco Giraudo)
Antonio Paravia e il celebre nipote Pier Alessandro
Antonio Paravia e la Grecia
I luoghi
Napoli di Romania - Nauplia
Argo
Malvasia
Cerigo
Passava
Chielefà
Calamata
Corone
Modone
Navarino
Castel Tornese
Patrasso
Rion e Antirion - Castello di Morea e Castello di Romelia
Vonitza e Prevesa
Parga
Acrocorinto e Corinto
Negroponte e Caleide Halkida
Rodi
Canea
Isola di Candia - Suda, Garabuse, Spinalonga, San Todero
Candia - Baloardo Sant'Andrea
Salonicco
Antonio Paravia e il vascello di primo rango Eolo
Bibliografie
Bibliografia
Bibliografia cronologica
Bibliografia tematica
Iconografia cronologica
LEGENDA
AST Archivio di Stato di Torino
ASV Archivio di Stato di Venezia
BCT Biblioteca Civica di Torino
BR Biblioteca dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia
BMC Biblioteca del Museo Correr di Venezia
BNNI Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia
BQS Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia di Venezia
BSA Biblioteca della Scuola d'Applicazione di Torino
CSR Biblioteca del Centro Studi e Ricerche Storiche sull'Architettura Militare del Piemonte di Torino
GAM Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Brescia
DICA Ministero della Cultura di Atene - Cassa Fondi Archeologici
NISN Museo Storico Navale di Venezia
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Guido Amoretti
LA SERENISSIMA REPUBBLICA IN GRECIA
editore OMEGA EDIZIONI
edizione 2006
pagine 270
formato 23x31
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine 8 giorni
70.00 €
56.00 €
ISBN : 88-7241-505-5
EAN : 9788872415054
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