A
sfrondare l'idea comune e le immagini suggestive di montanare gaie in
valli smeraldine non è stato necessario far intervenire psicologia,
psicanalisi e semiologia.
E' bastato catturare episodi dagli amari finali e attimi di sogni umiliati
e ricomporre il mosaico di silenzi, di riprese, di puntualizzazioni, di
negazioni e di pulsioni pallide come malate, delle donne che su queste
montagne di poche o nulle concessioni hanno tribolato...
e non si tratta di una enciclopedia virtuale...
In questo libro di incredibile lucidità, vi sono memorie di donne
che hanno sentito il bisogno di esternare le loro solitudini, vi sono
testimonianze di occulte fatiche e patimenti, in un percorso temporale
che - sfidando il sopore del tempo - giunge alla metà del secolo
scorso.
Questo libro è dedicato al ricordo di tutte le donne di tutte le
montagne, affinchè dopo di loro non rimangano fosse senza echi.
Settant'anni di sentieri camminati e la frequentazione di ambienti rimasti
fermi nel tempo; momenti contratti in una frase o in un gesto; gente che
ha raccontato la propria vita interiore e un po' della storia di tutti;
le tensioni e i conflitti della condizione femminile sulle montagne, costituiscono
il significato più profondo di queste memorie. A loro, donne e
uomini ormai figure larvatiche evocate sulla pagina scritta, va il mio
grazie e questo "introibo" con funzione di dedica.
Il tempo, nella sua corsa ininterrotta s'allontana, ma poi ritorna.
NASCERE "UMILMENTE" DONNA
Scartata a priori una indagine estesa a tutta la fascia delle Alpi, che
meriterebbe con buona ragione più volumi data la mole di esperienze
di situazioni di rimandi di confronti, ho scelto di sottrarre all'offesa
dell'oblìo quei momenti e quelle esperienze esistenziali dominate
da tradizioni locali e costumenze che accomunarono le contadine di montagna
nell'area linguistica occitanica e franco-provenzale, lavorando sulle
Valli di Lanzo scelte come campione.
Al fine di evitare il rischio di un panorama dispersivo, magari sedotto
da immagini ricorrenti e da intrecci di umanità sofferente, mi
è sembrato positivo e stimolante impostare l'incontro con i lettori,
adagiati sulla contemporaneità, secondo una serie di scansioni
(suggerite dall'irriducibile vitalità memoriale delle anziane)
che giustifichino il canovaccio portante della condizione femminile dalla
culla alla bara, nell'arco temporale che si svolge dall'Ottocento al secondo
dopoguerra in un ambito geografico periferico rispetto alle comunità
urbane allora "capitali delle opportunità" e centri d'attrazione
per una pluralità di soggetti.
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INDICE
Nascere "umilmente" donna
Dire sempre di sì
L'infanzia
Rapporti di autorità
Le regole imposte
La giovinezza
Sognarsi una vita
Il futuro imperfetto di anime buttate
Ogni giorno dipendere
La non trascurabile postilla
Un crescendo di sudori
Dare senza avere
Mani abili
Quando si dice gente non comune
Trasmettere saperi
L'anziana autorevole
Matriarca
Un deposito intatto
Le cattive dicerie
Il motore delle fosche leggende e la masca
Il Vero Dragone Rosso
Due colpi di campana
Discriminata anche nell'attesa della sepoltura
Parole che fanno riflettere
Considerazioni finali
Bibliografia
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Piercarlo Jorio
SAPERE DI TERRA
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2002
pagine 200
formato 17,5x25
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
19.50 €
13.90 €
ISBN : 88-8068-181-8
EAN : 9788880681816
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