PREFAZIONE
Ogni città, piccola o grande, ha il suo quartiere o la sua via in funzione di capro espiatorio, che è un modo per concentrare in un unico punto tutti gli aspetti negativi della convivenza civile e preservare la purezza degli altri insediamenti. Quando ero ragazzo, ad Asti, il quartiere malfamato era san Rocco e "ligera d'san Roc" era l'insulto peggiore. Per Torino si è trattato di volta in volta della Falchera, di via Artorn o di via Arquata. Ma soprattutto di san Salvario, il primo approdo degli immigrati scesi dal treno in una stazione che in origine si chiamava, non a caso, "imbarcadero di Porta Nuova". Il guaio è che a san Salvario non sbarcavano solo gli immigrati in cerca di un rifugio presso i compaesani, ma anche giornalisti e inviati televisivi in cerca di facili scoop, tal che il suo nome è risuonato in tutta Italia e non solo, come esempio negativo, come sentina di tutti i mali.
Ma san Salvario ha mille vite, come dimostra questo libro documentatissimo e pieno di sorprese inaspettate per chi si è fermato allo stereotipo corrente. Massimo Scaglione e Mario Bianco possiedono il dono della narrazione avvincente e conducono per mano il lettore alla scoperta di questo borgo, nelle due dimensioni del tempo e dello spazio e non saprei dire quale delle due sia più affascinante, la storia del borgo o la sua minuta esplorazione, strada per strada, casa per casa, talvolta in compagnia di testimoni preziosi, a partire da quel Remo Rivalta che per gli autori è quasi un Virgilio.
È impressionante la quantità di iniziative industriali che hanno avuto la loro prima incubazione nel borgo, dalla Fiat, alla Nebiolo, alla Schiapparelli, alla prima pasticceria dei Ferrero. Quante storie esemplari! Il giovane Vincenzo Lancia che dalla finestra della casa di corso Vittorio 9 vede nel cortile Giovanni Ceirano che nella sua officina sta assemblando la sua prima automobile, la mitica Welleyes. Capisce che quella è la sua vocazione e si fa assumere come meccanico. L'anno dopo Giovanni Agnelli compra la Ceirano e lui, a diciannove anni, diventa capo collaudatore della Fiat. O la storia del professore di anatomia Giuseppe Levi, maestro di tre futuri premi Nobel, Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco e Salvatore Luria. Nel suo appartamento, al civico 11 dell'attuale via Morgari, allora via Pallamaglio, andrà a abitare la figlia Natalia, con il marito Leone Ginzburg e i primi due figli. Dopo il confino e gli anni romani tornerà a viverci con il secondo marito, Gabriele Baldini sposato nel 1950 nella vicina chiesa. Di fronte, là dove un tempo c'erano i bagni pubblici, si trova la Casa del Quartiere, uno spazio a disposizione di tutti per attività culturali e ricreative, un modello di organizzazione della vita comunitaria.
Un borgo sempre in movimento, sempre in fermento, che cambia pelle a ogni volgere di stagione. Un quartiere che ospita storie esemplari di volontariato, che gli autori raccontano in dettaglio, a cominciare da quella sorta attorno alla parrocchia dei santi Pietro e Paolo, per iniziativa del parroco don Piero Gallo, un prete a cui niente e nessuno è in grado di mettere paura, dopo gli anni trascorsi in Africa da missionario. La storia misconosciuta e straordinaria dell'Ambulatorio del Popolo, funzionante dal 1946 al 1956 meriterebbe da sola un libro.
Adesso, grazie anche e soprattutto alla rete di volontariato che si rinnova inventandosi nuovi modi d'intervento, il Borgo è di nuovo sugli scudi; è, come si dice, trendy. Ce ne siamo accorti visitando alcune famiglie allo scopo di scrivere i testi per la rubrica della Stampa, "Un anno alla finestra", con i disegni di Matteo Pericoli. Anna e Stefano sono una giovane coppia con due figli, Simone di undici anni e Maria di cinque. Prima abitavano a Cavoretto e hanno deciso che era meglio se i figli uscivano dall'ovattato isolamento della collina e crescevano nella Torino del futuro multietnico. Hanno scelto l'appartamento al quarto piano di un palazzo di via Madama Cristina perché si sono innamorati della finestra, dalla quale si vedono i pinnacoli del tempio evangelico e le cupole della sinagoga a ricordare che qui convivono le tre grandi religioni del Libro. Non è un caso che il titolare di una libreria di via Massena abbia deciso di traslocare nel quartiere. Le ringhiere che percorrono tutta la lunghezza delle facciate interne obbligano ai rapporti con i vicini: Anna e Stefano hanno già iniziato la pratica dello scambio dei piatti e i figli hanno sperimentato il baratto prendendo parte all'evento denominato "senza moneta".
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Bruno Gambarotta |
INDICE
Prefazione
Storia ed avventure del quartiere di San Salvario
La crescita industriale
Attività delle arti
Ristorazione & consolazioni varie
Alma La Verde: giardinaggio e cucina
Le esposizioni
Il nostro mercato
La Neta
Teatro e cinema
Piaceri & altro
L'altra industria
La guerra
La Liberazione ed una faticosa ripresa
Macerie
Il Circolo Garibaldi
Boom e flussi migratori
La seconda immigrazione
Paure e novità, nonché comodità
E i signori Fenoglio?
Le opinioni e la paure di Silvana
Le decisioni di Mustafa Azouzi
Altri sindaci
Il Quadrilatero
La stazione
I portici di via Nizza
Oltre i portici
Via Saluzzo
Piazza Saluzzo
Via Berthollet
I palazzi di fronte
Via Goito
Passiamo a via Belfiore
Via Sant'Anselmo
La piazzetta Primo Levi
Il convento di San Filippo
Via Principe Tommaso
Il delitto di via Berthollet
Via Madama Cristina
Piazza Madama Cristina
Il complesso Salesiano
Via Ormea
L'Ospedale valdese
Corso Massimo D'Azeglio
Da corso Marconi a corso Dante
Giù, per via Nizza
Piazza Nizza
Corso Dante
Gli ex Bagni municipali ovvero la Casa del quartiere
Un laboratorio di idee per un quartiere in trasformazione
Ove termina via Belfiore
La Rayneri - Manzoni
La città della scienza
Da corso Dante a corso Bramante
La Microtecnica
Istituzioni pubbliche
Attraversando corso Massimo
Il triangolo delle belle ville
Una bella famiglia a San Salvario Un'appendice della Città della scienza
Il Valentino
L'Orto Botanico
Sport al Valentino
Acque e barche
Altri sports e giochi
Torino Esposizioni, la moda e il Valentino
Il Teatro Nuovo
Altri teatri ed esposizioni
San Salvario: porti e aeroporti
I monumenti
Ancòra al Po
Vivere il parco
Ringraziamenti
Bibliografia |
Mario Bianco - Massimo Scaglione
SAN SALVARIO
editore GRAPHOT
edizione 2011
pagine 256
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
20.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-97122-22-7
EAN : 9788897122227
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