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| EMILIO SALGARI IL PADRE DEGLI EROI |
| Riappare, dopo quasi un trentennio, la prima biografia affettuosa e documentata del grande scrittore, di cui nel 2011 ricorre il centenario della morte. «Un uomo, un ornino anzi, con un destino gigantesco. Un narratore che vive incatenato al suo tavolino, un "capitano" che non ha mai viaggiato, un suicida figlio di suicidi e padre di suicidi. Un italiano che in quella Italia giolittiana viene esaltato, strumentalizzato, negletto, deriso, amato alla follia. Il "padre degli eroi": questo è stato lo stimolo scatenante che ci ha spinto a frugare tra quintali di carte, ci ha portati ad interrogare, ricostruire un essenziale "identikit" di Emilio Salgari, cavaliere del Regno d'Italia ma imperatore dell'avventura. E così ne è uscito questo ritratto. Dentro: la Torino, la Verona, la Genova di quei tempi, i toni di una "Italietta" dignitosissima, le grandi imprese dell'esplorazione che in quegli anni entusiasmavano il mondo, come le guerre coloniali, come il gusto titanico della sfida e del progresso. Abbiamo puntato sul ritratto, sulle tecniche di un montaggio letterario e certo non cinematografico. Abbiamo "sceneggiato" ma con tutte le ironie e il pudore e l'amore necessari». L'EDITORE AL LETTORE Arpino, Antonetto, Viglongo: a nomi così carichi di benemerenze salgariane si addice il motto dumasiano Tutti per uno! e quell'uno, s'intende, non può che essere Emilio Salgari. Da poco era passato il vento foriero del 1968; da poco era cessata la tutela dei diritti d'autore di Salgari, ed era uscita la memorabile edizione annotata a cura di Mario Spagnol; da poco si era concluso il giudizio arbitrale, da noi intentato nel 1948, riguardante essenzialmente la vertenza per la bonifica nella palude dei "falsi"; e già Arpino e Antonetto scalpitavano. Arpino, anche sulle pagine dell'«Alrnanacco Piemontese» rifletteva sulla odiosamata Torino evocandone le amate figure di Casanova, Nietzsche, Pavese e Salgari; Antonetto, dal canto suo, perseguiva il progetto di indire una riunione per far uscire allo scoperto gli intellettuali amanti dello scrittore. La serata dell'8 novembre 1973 al Circolo della Stampa di Torino ne fu il coronamento: Ugo Gregoretti, autore di un discusso sceneggiato televisivo, Giorgio Calcagno, Andrea Viglongo, Carlo Casalegno, moderati da Roberto Antonetto, testimoniarono delle fortune letterarie dello scrittore, fin allora snobbato dalla critica. Così, dopo aver consultato valanghe di carte, navigando per mesi negli archivi nostri e degli eredi Salgari, Arpino ed Antonetto riuscirono a condurre in porto, pubblicandola da Rizzoli, nel 1982, la prima biografia, affettuosa e documentata nella spietata ricerca della verità, del grande collega giornalista e narratore, dal titolo quanto mai appropriato Vita, tempeste, sciagure di Salgari, il padre degli eroi. Da allora (c'era anche stato il convegno del 1980 organizzato dall'Istituto di Italianistica dell'Università di Torino) è avvenuto il collocamento di Salgari agli onori accademici, e lì vi resterà. Per questo, per aderire al rinnovato interesse delle nuove generazioni di studiosi ma anche per i lettori di "fruizione" pura, abbiamo sentito l'esigenza editoriale - e l'orgoglio - di ripresentare quest'opera che, pur avendo un bel carico d'anni, mantiene intatta la freschezza originale di un piccolo classico creato con affetto e dedizione, più esegesi letteraria che mero racconto biografico. [..] |
INDICE L'EDITORE AL LETTORE di Giovanna Viglongo NOTA INTRODUTTIVA TRENT'ANNI DOPO di Roberto Antonetto EMILIO SALGARI, IL PADRE DEGLI EROI La Tigre della Magnesia Salgàr, Salgarello, Salgàri Marito, galeotto, cavaliere Un malese a Grissinopoli O terribile addio Raccontare stanca Il gran teatro salgariano L'anima rubata Angeli e belve Il padre degli eroi Qui finisce l'avventura LE IMMAGINI DEGLI EROI. Salgari e i suoi illustratori a cura di Giuseppe Turcato CRONOLOGIA/BIBLIOGRAFIA a cura di Felice Pozzo e Franca Viglongo Indice dei nomi Indice del volume Indice delle illustrazioni |
 
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