La fotografia del carattere autentico di un popolo ricco di contraddizioni.
Con 11 insoliti itinerari turistici.
I salentini sono ufàni, quasi tutti, e la peculiarità più propria del loro carattere è l'ufanerìa. La parola proviene dallo spagnolo ufano, orgoglioso, e ufanerìa significherebbe dunque orgoglio.
In primo luogo, l'ufanerìa è l'eccessiva autostíma dei Salentini, i quali credono di saper tutto e di saper fare tutto; chiedete a uno di essi la strada più breve o più veloce per raggiungere Cannole, o Morigine: a meno che non viva vicino a una di quelle località, il vostro interlocutore quasi sicuramente non è in grado di rispondervi correttamente, e ciononostante vi erudirà in maniera precisa e rassicurante sul percorso; se la stessa domanda ponete a un secondo indigeno, troverete la stessa rassicurante precisione e una indicazione diversa. In definitiva, i Salentini sono ufàni in virtù della alta considerazione che
hanno di sé.
L'ufanerìa è poi l'ostentazione esagerata o delle proprie ricchezze o del proprio potere o delle proprie qualità e, soprattutto, delle proprie amicizie.
I Salentini sono saccenti, millantatori, spocchiosi, megalomani, vanitosi, ufàni insomma, e perciò gran bella gente: il viaggiatore verrà subito coinvolto, incluso in questa grande, enfatica e ampollosa placenta di sicurezza, e si sentirà come a casa propria.
|
INDICE
INTRODUZIONE
Quel che si tace in questa guida barbara
STORIA E GEOGRAFIE INCONSUETE
Fiat lux
Gli alberi del vento e le serre fotovoltaiche
Ehi della torre, qual novità?
«Mamma li Turchi»: le masserie fortificate
Acaya, la città della guerra
La filosofia dei muretti a secco
Le chiese più antiche: dolmen e menhir
La Cappella Sistina del Neolitico
L'acqua bene comune prima del referendum: le pozzelle
Le case a corte
HOMO LUPIENSIS
L'ufàno e l'ufanerìa
C'è al mondo posto migliore del Salento? Nomina sunt omina
SUO LECCESI, CORE PRESCIATU (SIAMO LECCESI, CUOR CONTENTO)
La domenica al Corso
La movida
Le abitudini
I salotti
«Guardi che io conosco l'onorevole»
IL DIAVOLO E L'ACQUASANTA. DIONISO IN CHIESA
I santi pagani
Il paganesimo santo
I santi al lavoro
Lu sciacuddri
LA CULTURA DEGLI INCOLTI
Moroloja e lamenti
S'agapò
Indovinelli licenziosi
La poesia della quotidianità
IL RINASCIMENTO CULTURALE
Teatro in masseria
Nuovo cinema Salento
Dalla pizzica alla Giamaica, passando per i Balcani
Galassia Gutenberg
A TAVOLA NON SI INVECCHIA
Oju e ssal e, ogne erba vale
Ghiaccio bollente
Gli sfizi
GLI EVENTI
La Notte della taranta
La danza delle spade
La fòcara di Nòvoli
L'ARTE DEI MESTIERI
I mestieri del fuoco
I mestieri della pietra
E oggi? I mestieri colti
AL SALENTO CON AMORE
Giovanni Lindo Ferretti
Vinicio Capossela
Giorgio Caproni
Salvatore Quasimodo
Rafael Alberti
Daniele Silvestri
E PER CHIUDERE, QUALCHE CONSIGLIO
Al bar
In auto
Gli orari
Gli acquisti
Gli sconti
Le indicazioni stradali
La colazione
11 ITINERARI
Itinerario primo. Le grandi pietre della preistoria
Itinerario secondo. Le case dell'Homo sapiens
Itinerario terzo. Per parchi messapici
Itinerario quarto. Quei teatranti dei Romani Itinerario quinto. I Romani venuti da Oriente
Itinerario sesto. Per chiese romaniche
Itinerario settimo. All'erta stiam: l'architettura militare
Itinerario ottavo. Il barocco, finalmente
Itinerario nono. M'illumino d'immenso: i fari
Itinerario decimo. Gli architetti di campagna
Itinerario undicesimo. Res naturae
L'autore
|
Piero Manni
SALENTINI
editore SONDA
edizione 2012
pagine 112
formato 13x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.00 €
7.00 €
ISBN : 978-88-7106-673-8
EAN : 9788871066738
|
|