PRESENTAZIONE
Quando salpò per il suo primo viaggio scientifico e di esplorazione
per i mari del Sud, James Cook imbarcò sulla sua Endeavour
(una nave carboniera adatta ai viaggi d'esplorazione) un bravo, giovane
e sfortunato acquerellista, Sidney Parkinson. Giovane perchè aveva
soltanto 21 anni, bravo perchè dobbiamo ai suoi disegni un resoconto
visivo delle meraviglie "scoperte" dal grande marinaio e sfortunato
perchè, stroncato da una malattia esotica, non rivide più
l'Inghilterra. Oggi James Cook avrebbe imbarcato un bravo fotografo naturalista.
Già, perchè i tempi di Cook, di Bougainville e altri, sono
la seconda metà del Settecento e la fotografia doveva aspettare ancora
un secolo per fare la sua comparsa. La nascita dei grandi parchi moderni
nel Nuovo Continente deve molto anche a coloro che, all'inizio dell'epopea
fotografica, si inoltravano nei territori quasi sconosciuti trascinandosi
macchine pesantissime con relativo corredo di lastre. Eppure senza le fascinose
fotografie di Ansei Adams o di Carleton Walkins la fama di Yosemite, Yellowsone
e delle altre meraviglie della frontiera americana avrebbe dovuto aspettare
ancora molti anni per essere "tramandata ai posteri".
Se, fortunatamente la fotografia non ha definitivamente e totalmente soppiantato
il disegno e l'illustrazione, tuttavia la sua funzione nello studio e nella
passione naturalistica è diventata predominante. La grande forza
della tecnica fotografica consiste nel rimandare immagini che colgono l'attimo
con i colori e le atmosfere che solo un bello scatto sa restituire. E' poi
la capacità, la tecnica e la sensibilità artistica dell'autore
a fare di alcune fotografie immagini di particolare valore scientifico e/o
emozionale.
Oggi, poi, i progressi degli ultimi anni nelle tecniche di stmpa ci permettono
di apprezzare appieno la resa delle immagini. Anzi la cura tipografica ha
reso giustamente famose grandi riviste, come il National Geographic,
per citare una rivista per ora ineguagliata, o Airone per citarne
una di casa nostra.
Il merito è dell'abilità dei fotografi che, per fortuna, negli
ultimi anni sono cresciuti di numero e in capacità. Quando cominciai
a dirigere Piemonte Parchi, soltanto una decina di anni fa, trovare
dei bei servizi, specie naturalistici, era impresa ancora abbastanza ardua.
Oggi, per fortuna mia e dei lettori della rivista, il problema è
sovente la difficoltà della scelta.
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Con
le sue straordinarie fotografie e il racconto delle sue esperienze, un
appassionato fotografo naturalista ci insegna ad avvicinare e a osservare
gli animali selvatici negli ambienti a noi più vicini: corsi e
specchi d'acqua, campi e boschi, montagne e - perchè no - le periferie
delle nostre città. Ma la grande lezione è che non occorre
spingersi fuori dei nostri confini o lasciarsi ammaliare dai documentari
televisivi per scoprire animali fantastici e imparare a conoscerne le
abitudini.
SOMMARIO
PRESENTAZIONE di Gianni Boscolo
INTRODUZIONE
COME AVVICINARE LA FAUNA SELVATICA
L'abbigliamento e le attrezzature
Le tecniche di avvicinamento
GLI AMBIENTI UMIDI
GLI AMBIENTI COLTIVATI E I BOSCHI
GLI AMBIENTI DI MONTAGNA
GLI AMBIENTI ANTROPIZZATI
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Massimo Sommariva
IL SALE SULLA CODA
editore BLU Edizioni
edizione 2001
pagine 128
formato 20,5x20,5
brossura
tempo medio evasione ordine 4 giorni
12.50 €
8.70 €
ISBN : 88-87417-33-4
EAN :
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