Sullo sfondo di una Torino innevata e alle porte del periodo natalizio, tre agenti e un commissario della Polizia Municipale si trovano alle prese con un sinistro stradale dai contorni incerti.
In un contesto cittadino dove tutto appare sobrio, sotto-tono, ai limiti del monotono, i Vigili Urbani avocano a sé un'indagine fuori dai binari consueti della routine lavorativa, si imbattono in due singolari funzionari dell'Agenzia delle Entrate e, soprattutto, sono costretti dagli eventi a fare i conti con se stessi e i propri irrisolti problemi personali.
Difficile individuare un protagonista e un antagonista: la storia potrebbe definirsi corale. Il vero attore principale del romanzo è forse l'indagine stessa, nella quale l'apparenza, alla fine dei conti, non inganna. |
Uno
La sveglia era suonata alle diciassette, interrompendo un sogno conturbante, di quelli che riusciva a fare solo il pomeriggio. Immobile nel letto, la stanza appariva a strisce, disegnate dal gioco di ombra e luce delle tapparelle abbassate. L'aspettava il turno di notte, sabato su domenica.
Cloe, nel torpore del dormiveglia, ripensava stupita a ciò che aveva appena sognato.
Una donna mora, con i capelli lunghi e spessi come stoffa; un corpo di femmina rotondo, morbido, fuori dai canoni di una moda misogina, che trasudava sensualità; un odore di bosco dopo la pioggia, di erba bagnata e un calore al quale non poteva sottrarsi, le si affacciavano alla mente, confondendola. Del volto non riusciva a mettere a fuoco i lineamenti: era viva solo la percezione della bocca, anche lei tonda, soffice, pronta a schiudersi in baci che la inchiodavano al materasso, impedendole di muoversi. Ripensando alla sensazione delle labbra sulla propria pelle, il turbamento del sogno si prolungava nella coscienza sino a provocarle un'eccitazione di cui non si capacitava. Violenta, riaffiorava la sensazione della lingua sconosciuta sui suoi seni, il turgore dei capezzoli sollecitato da attenzioni femminili per le quali non aveva mai prestato interesse prima di quello scherzo strano, giocatole da un sonno infido e malizioso. Quasi meccanicamente, le mani scivolarono verso il pube dove tentavano di evocare l'emozione della lingua ignota che nel sogno lambiva sempre più insistente l'inguine, sino a varcare la soglia del suo sesso. |
Monica Traversa
IL ROVESCIO DELLA COSCIENZA
editore HEVER EDIZIONI & CONTI EDITORE
edizione 2013
pagine 384
formato 14,5x21
brossura editoriale, con doppia copertina ad aletta ripiegata
tempo medio evasione ordine 2 giorni
15.00 €
15.00 €
ISBN : 978-8896308-20-2
EAN : 9788896308202
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