Un viaggio nel tempo per riscoprire un mondo perduto: quello dei rimedi naturali della medicina popolare, dei cibi e dei metodi di preparazione antichi, dei lavori che non ci sono più.
Quando non c’erano i frigoriferi, c’erano le olle per conservare i cibi; quando ancora non esistevano i fast-food, c’era il salampatata. In Piemonte non si usava l’olio di oliva, perché c’era quello di marmota. Prima dell’autodiagnosi su Internet, si andava dal guaritore. Prima, insomma, che la modernità imponesse i suoi ritmi e i suoi valori, c’era un Piemonte diverso, fatto di mestieri legati al territori, come nel caso dei calcinai di Rorà o dei coltivatori di bigàt; di prodotti locali come le farine di castagne e il sidro; di figure a metà fra la medicina e la superstizione come i soffiatori di fuoco di Sant’Antonio. Questo Piemonte che non esiste più è tutto nelle pagine di questo libro, raccontato con l’aiuto di straordinarie immagini d’epoca provenienti da diversi archivi pubblici e privati del territorio.
|
SOMMARIO
Introduzione
Il cibo
• La castagna: il pane dei poveri
• La conservazione della carne
• L'olio dei nostri bisnonni
• Quando l'uva non si poteva coltivare: il sidro
La cultura materiale
• La seta: quando in Piemonte si allevavano i bigàt
• La canapa: pianta un tempo universale
• Un mestiere oggi scomparso: il carbonaio
• Quando si cuoceva la calce
• Quando la ruota girava: mulini pubblici e privati
• Il commercio e le vie commerciali: l'antica economia del Piemonte contadino
• Il litro, il chilo, il metro... e le antiche unità di misura
I rimedi della medicina popolare
• Quando ci si ammalava: i rimedi, tra scienza e superstizione
• I guaritori
• Quando le erbe non bastavano: le prime cure ospedaliere
• Quando si ammalavano gli animali
Bibliografia
|
Gian Vittorio Avondo
RIMEDI, CIBI E ALTRE STRANEZZE della tradizione piemontese
editore CAPRICORNO
edizione 2019
pagine 168
formato 14x21,5
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
13.00 €
12.30 €
ISBN : 978-88-7707-419-5
EAN : 9788877074195
|
|