La nuova edizione del volume descrive circa 765 strutture ricettive
fra rifugi, bivacchi, capanne sociali, punti di appoggio e ricoveri di
emergenza. L'opera, in sostituzione della precedente pubblicata nel 1991,
è il conseguimento di un impegno realizzato al servizio dei frequentatori
delle nostre montagne.
Il Club Alpino Italiano esprime la propria sincera gratitudine a tutti
i fruitori di questo importante patrimonio comune, nel pieno rispetto
dell'ambiente montano.
PRESENTAZIONE
Tra le numerose funzioni del Club Alpino Italiano per cui lo Stato sancisce
la sua pubblica funzione, emergono indubbiamente quelle dedicate alla
sentieristica e quella dei rifugi.
Si tratta indubbiamente di attività essenziali, legate alla conoscenza
stessa dei monti, motivazione di base del sodalizio. E tali le riconoscono
tutti quelli che amano la montagna e la frequentano, sia per piacevoli
escursioni che per impegnative scalate. La prima - la sentieristica -
ha il pregio di agevolare il raggiungimento della cima, quasi in funzione
di godimento paesaggistico, e l'approccio alla parete con minore dispendio
di energie; le caratteristiche del rifugio non appaiono certo di minore
importanza. Perchè in realtà sono tali da permettere ed
agevolare la frequentazione della montagna sotto molteplici aspetti.
Nato quale semplice ricovero per chi ricercava la vetta, il rifugio ha
subito una precisa evoluzione fino ad assumere la peculiarità e
la fisionomia di vera e propria "casa di montagna".
Oggi ne possiamo facilmente distinguere due generi o categorie: il bivacco,
diretto erede delle prime capanne costruite nel corpo stesso del monte,
con la finalità ben precisa di premettere l'interruzione della
salita o della discesa. In funzione quindi - verrebbe da dire - protettiva..
Ed il rifugio vero e proprio, dove l'escursionista e scalatore possono
trovare non solo riparo, ma anche assistenza, grazie alla gestione del
fabbricato.
Questa è la precipua finalità per cui sono stati eretti
questi ricoveri, talvolta profondamente diversi fra loro. E nei trovi
di piccoli, veri "nidi d'aquila" appollaiati sui fianchi di
guglie impervie. E di decisamente più grandi, eretti dove il pendio
si adagia, offrendo lo spazio necessario per l'edificazione del caseggiato.
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INDICE NUMERICO
ALPI LIGURI
(dal Colle di Cadibona al Colle di Tenda)
ALPI MARITTIME
(dal Colle di Tenda al Colle della Maddalena)
ALPI COZIE
(dal Colle della Maddalena al Colle del Moncenisio)
ALPI GRAIE
(dal Colle del Moncenisio al Colle del Petit Ferret)
ALPI PENNINE
(dal Colle del Petit Ferret al Passo del Sempione)
ALPI LEPONTINE
(dal Passo del Sempione al Passo dello Spluga)
ALPI RETICHE
(dal Passo dello Spluga al Passo del Brennero)
PREALPI LOMBARDE
(dal Lago Maggiore al fiume Adige)
ALPI NORICHE
(dal Passo del Brennero al Passo di Obdach)
ALPI DOLOMITICHE
(dalla Sella di Dobbiaco alle Prealpi Venete)
ALPI CARNICHE
(dal Passo di Monte Croce Comelico al Passo di Camporosso)
ALPI GIULIE
(dal Passo di Camporosso al Passo di Vrata)
PREALPI VENETE
(dal Fiume Isonzo al Fiume Adige)
PREALPI CARSICHE
(dal basso Isonzo al Golfo di Quarnaro)
APPENNINO SETTENTRIONALE
(dal Colle di Cadibona alla Bocca di Serriola)
APPENNINO CENTRALE
(dalla Bocca di Serriola alla Bocca di Forlì)
APPENNINO MERIDIONALE
(dalla Bocca di Forlì allo Stretto di Messina)
MONTAGNE DI SICILIA
INDICE ALFABETICO
RIFUGI (434)
BIVACCHI (223)
CAPANNE SOCIALI (66)
MONTI DI APPOGGIO (26)
RICOVERI (15)
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Franco Bo
RIFUGI E BIVACCHI DEL CLUB ALPINO ITALIANO
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2002
pagine 712
formato 14x21
brossura editoriale
tempo medio evasione ordine ESAURITO
35.00 €
17.50 €
ISBN : 88-8068-194-X
EAN : 9788880681946
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