Un
Vecchio Piemonte che rivive nella sapida sapienza dei suoi modi
di dire, mutati dall'aspra civiltà contadina, relegata nel cerchio
della fame e della fatica di vivere.
Rabbia, violenza, ma anche gioco scurrile e nonsense: la creatività
popolare esplose in traguardi linguistici irripetibili, dove regna un'ironia
sublime.
NOTA DELL'EDITORE
Salvé nòstr parlé. Salvelo sercand ed rendje soa
finessa e soa fòrsa, soa serietà e soa blessa, sercand ed
rendje sò patrimòni 'd paròle e d'espression nostran-e,
sò fond d'ideje e 'd sentiment piemontèis (Pinin Pacòt)
La pubblicazione del secondo volume dei Modi di dire a cura di Lorenzo
Burzio risponde a questa precisa esigenza: salvare il patrimonio linguistico
piemontese, così come si espande nelle parole ed espressioni
nostrane, da raccogliere con urgenza prima che vengano cancellate dal
tarlo del tempo.
Come nel volume precedente, la scrittura originale delle locuzioni piemontesi
è stata sostituita con la grafia normalizzata ed unificata, il
cui nucleo originale risale alla fine del XVIII secolo.
Al di là della fluidità tranciante di certe espressioni,
sospese tra fantasia e quotidianità con punte di sana volgarità,
balzano in primo piano le analisi illuminanti dell'autore della raccolta,
che spaziano dalla civiltà della fame alle ascendenze linguistiche,
dalla religione alla psicanalisi, dalle radici contadine alla poesia.
Specchio del passato e memoria del presente: in queste pagine c'è
un guizzo della nostra storia e della nostra lingua.
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INDICE
NOTA DELL'EDITORE
INTRODUZIONE
TAVOLA DELLE AREE CULTURALI DI PROVENIENZA
ORTOGRAFIA PIEMONTESE
MODI DI DIRE PIEMONTESI
INDICE DEI MODI DI DIRE
BIBLIOGRAFIA |
Lorenzo Burzio
ALLA RICERCA DEL VECCHIO PIEMONTE II
editore GRIBAUDO
edizione 2002
pagine 272
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
17.50 €
17.50 €
ISBN : 88-8058-229-1
EAN : 9788880582298 |
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