Il principio che per lungo tempo ha regnato all'interno dell'ordinamento giuridico italiano, garantendo l'irresponsabilità penale dei soggetti diversi dalla persona fisica, è caduto sotto il peso del cosiddetto "decreto 231": la strada che il Parlamento - e l'Europa hanno percorso non consente piú un ritorno al passato e alle precedenti forme d'irresponsabilità penale nell'esercizio dell'attività di impresa, e può considerarsi come la punta dell' iceberg della revisione dell'intero corpus normativo societario, che proprio qualche anno dopo l'entrata in vigore del "231" ha subito riforme sostanziali e organiche. Nel testo, dopo aver analizzato le soluzioni intraprese in ambito internazionale e le difficoltà incontrate dal Parlamento italiano per creare una normativa coerente col significativo contenuto dell'art. 27 della Costituzione della Repubblica, viene descritto il contenuto della responsabilità "penale" delle società per i reati commessi dagli organi che le compongono, nel loro interesse e vantaggio, e la procedura da seguire per farle sedere sul banco degli imputati.
PREMESSA
"Societas delinquere non potest": l'insostenibilità di un dogma.
Il dogma che per lungo tempo ha dominato la scena dell'ordinamento giuridico italiano, sancendo l'irresponsabilità penale dei soggetti diversi dalla persona fisica, è caduto sotto il peso del cosiddetto "decreto 231": la strada che il Parlamento — e l'Europa — hanno percorso non consente piú un ritorno al passato e alle precedenti forme d'irresponsabilità, e può considerarsi come la punta dell'iceberg della revisione dell'intero corpus normativo societario, che proprio qualche anno dopo l'entrata in vigore del "231" ha subito riforme sostanziali e organiche. In questa sede, per quello che può risultare rilevante ai fini della responsabilità delle persone giuridiche, conviene richiamare preliminarmente il decreto legislativo n. 6/2003, nella parte in cui riforma gli organi di governo delle "società per azioni" e "in accomandita per azioni", dal momento che potrebbero rendersi responsabili di reati potenzialmente imputabili all'impresa.
Come vedremo in seguito, il legislatore è dunque deciso a proseguire nel solco delle riforme, non potendo affatto rinunciare a quella che è stata da subito definita una prevedibile e improcrastinabile attività: l'ampliamento della portata della "parte speciale" del d.lgs. 231. La ragione di un cosí esiguo numero iniziale di reati-matrice contenuto negli originari articoli 24 e 25 era stata giustificata da piú parti e nei modi piú svariati, non da ultimo adducendo la necessità di un periodo di "rodaggio" del nuovo corpus [..] |
INDICE
Premessa
Capitolo I
Profili storici della responsabilità penale delle persone giuridiche
1.1 Teorie sulla responsabilità delle persone giuridiche: origini storiche.
1.2 La teoria della finzione.
1.3 La teoria della realtà.
1.4 Riflessioni sul reale valore di queste teorie ai fini della responsabilità penale.
1.5 La soluzione adottata dal Codice Penale: l'articolo 197.
1.6 Prospettive di riforma del Codice Penale: le commissioni Pagliaro e Grosso.
1.7 La Commissione Pagliaro.
1.8 I lavori della Commissione Grosso.
Capitolo II
Le soluzioni intraprese in ambito internazionale: un'analisi di diritto comparato
2.1 La soluzione nei Paesi di common law.
2.2 L'Inghilterra.
2.3 Gli Stati Uniti.
2.4 La soluzione del nuovo Codice Penale francese.
2.5 L'OWiG tedesca.
Capitolo III
I limiti costituzionali al configurarsi della responsabilità
3.1 L'articolo 27, primo comma, nella sue diverse letture.
3.2 La "lettura massima": la responsabilità personale come responsabilità per fatto proprio colpevole.
3.3 La colpevolezza e la responsabilità penale delle persone giuridiche. 3.4 Societas puniri non potest: la funzione rieducativa della pena come limite alla responsabilità penale degli enti.
Capitolo IV
Il decreto legislativo
4.1 La "nuova" responsabilità: considerazioni preliminari.
4.2 I profili sostanziali della responsabilità: la "parte generale" del decreto
legislativo.
4.3 Il principio di legalità e la successione di leggi nel tempo.
4.4 La disciplina dei reati commessi all'estero.
4.5 I criteri di ascrizione della responsabilità: profili oggettivi.
4.6 (segue) I criteri di ascrizione della responsabilità: profili soggettivi.
4.7 L'autonoma responsabilità dell'ente e l'estinzione delle responsabilità
per amnistia.
4.8 La "parte speciale" del decreto: i reati-matrice.
4.9 Profili problematici dell'articolo 25 ter.
4.10 Il sistema sanzionatorio.
Sanzione pecuniaria.
Sanzioni interdittive.
Pubblicazione della sentenza e confisca.
4.11 L'impresa intrinsecamente illecita.
4.12 Le vicende modificative dell'ente: quid iuris.
Cenni sui profili processuali.
Il "patteggiamento" di una società
Bibliografia
Webgrafia |
Filippo Vanni
RESPONSA BILITA' PENALE D'IMPRESA
editore PINTORE
edizione 2013
pagine 138
formato 17x24
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
12.00 €
ISBN : 978-88-87804-92-8
EAN : 9788887804928
|
|