«Se l'imparare è difficile e pesante, l'insegnare è arduo e mai scontato»
Ha passato quarant'anni dietro una cattedra o tra i banchi di una scuola media, negli Istituti Comprensivi di Ceres, Ciriè e Balangero, quella che gli allievi chiamavano familiarmente, ma con timorosa ammirazione, "la Grillo"; quarant'anni a "crescere" centinaia e centinaia di giovani nel periodo più bello ma più fragile nella vita di ogni essere umano. Un tempo che pare lunghissimo, visto alla fine del percorso, ma che, vissuto giorno dopo giorno con passione inestinguibile, è scivolato via dalle sue mani come rena calda di una spiaggia luminosa.
Ed ora, sollecitata dai tanti che hanno fruito dei suoi insegnamenti, "la Grillo" rivive con loro e per loro quell'epoca meravigliosa, qui raccontata con prosa briosa, mai banale, che si lascia leggere tutta d'un fiato...
Grazie di cuore
Ci sono voluti due anni di insistenza da parte dei miei ex allievi perché mi decidessi a raccontare, per dirla nel loro gergo,"come facevo in classe". A loro questo libro è dedicato, a loro che mi hanno fatto notare che la cultura è quello che rimane dopo che si è dimenticato quasi tutto. Il titolo è tratto da una frase scoperta in un tema, che mi ha molto divertita all'epoca e mi ha accompagnata nel corso dei quarant'anni di professione: frase che racchiude, sintetizzandolo in modo straordinario, tutto il mondo dell'affettività, delle sensazioni, delle pulsioni, dei sogni e delle paure che caratterizza il periodo più bello ma più fragile della vita di ogni uomo.
Per illustrare quel mondo che sboccia, la nota pittrice torinese Gianna Tuninetti ha messo a disposizione uno dei suoi splendidi acquerelli che, per dirla con le sue stesse parole, «bene trasmette quei sentimenti di gioia, di fragilità, di attesa propri dell'adolescenza: viole fresche e luminose per la primavera che si schiude prorompente, viole che potremo scoprire un giorno diafane e fragili tra le pagine del libro che sta per chiudersi. E, forse, riaprirsi in altre dimensioni, in altri mondi». Grazie, Gianna.
Nel suo svolgersi, il testo riporta una serie di citazioni tratte da una ricca bibliografia che è stata raccolta in fondo al volume.
C'è, infine, un ringraziamento particolare che vorrei fare al dott. Cesare Verlucca, non tanto per non aver cestinato la mia opera quando l'ho sottoposta alla sua attenzione, ma per avermi detto queste stupende parole: «AverLa avuta come insegnante, professoressa, dev'essere stata un'avventura irripetibile».
Elide Grillo |
Un ricordo
Quando la professoressa Elide Grillo, "la Grillo" come la chiamavano e la chiamiamo ancora oggi noi, suoi ex alunni, mi ha dato da leggere il dattiloscritto di questo volume chiedendomi di esprimere un commento, mi sono sentito lusingato e... invecchiato. Perché non ho certo dimenticato i suoi metodi diretti, persuasivi e attraenti di insegnamento, ma, ahimè, è passato un quarto di secolo da quando frequentavo le scuole medie di Balangero. Oggi però, a distanza di tempo, ho capito perché durante le sue lezioni scomparivano gli sbadigli e gli occhi da pesce lesso. Sarà anche stata la paura di essere interrogato (era un rischio calcolato...), ma non solo. Allora non c'era il Buongiorno di Massimo Gramellini a fornire quotidianamente lo spunto per una discussione sulla vetrina del mondo, che non fossero le lezioni canoniche di storia o geografia. No. Allora era proprio "la Grillo" a stimolare l'interesse e il dibattito su questioni e argomenti che a noi arrivavano dal telegiornale, oppure orecchiavamo nelle discussioni dei genitori o dei fratelli maggiori. Avvenimenti che erano al di fuori delle ore di lezione, anche se ne avremmo voluto parlare. Perché collegavano la storia contemporanea del nostro Paese, che cominciavamo a conoscere, ai "grandi personaggi" lontani di secoli: freddi monumenti e sguardi severi dai libri di testo. E la Grillo ci forniva questa opportunità di confronto, analizzando fatti di attualità che non dovevano restare fuori dall'aula. Personalmente ricordo il dialogo sull'improvviso malore che colpì il segretario del PCI Enrico Berlinguer durante un comizio a Padova, o le spiegazioni su cos'era la "P2"
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Gianni Giacomino
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Elide Grillo
LA PUBERTA' E' L'ETA' IN CUI SI PASSA DALL'INFANZIA
editore HEVER EDIZIONI
edizione 2010
pagine 80
formato 14x22
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
10.00 €
8.00 €
ISBN : 88-96308-01-1
EAN : 9788896308011
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