Diciassette storie di servan, giganti, animali, streghe, vecchie megere e quant'altro abbia da sempre popolato i racconti della tradizione piemontese, e non solo. Diciassette storie a cavallo tra Piemonte e Liguria, di paura, follia, superstizione, esorcismi, di diavolerie in genere. Bruno Vallepiano ci accompagna in un mondo che è appena scomparso, ma le cui lunghe ombre ti toccano ancora, non facendoci dormire sonni troppo tranquilli.
"La Tubera, un momento prima di spirare disse alla madre di Giaco: datemi la mano, per favore... Ma la donna, che conosceva l'arte ed i malefici delle streghe e ben sapendo che in questo modo la masca avrebbe trasmesso a lei i suoi poteri e la sua personalità malefica, raggiungendo lo scopo di rovinare Giaco, le allungò il manico della scopa.
Così la Tubera morì, lasciando i suoi poteri ad una scopa vecchia, che pochi istanti dopo spirava pure lei, ardendo nel camino".
PREMESSA
Il mondo dell'immaginario che ha percorso per secoli le campagne di tutto il nord Italia, e le sue montagne in particolare, è costituito da molte ed eterogenee componenti.
I protagonisti delle storie che hanno animato il mito di questi luoghi costituiscono un variegato "cast" ove vari fantastici personaggi si destreggiano nel compiere le loro imprese; alcuni svolgono la loro funzione dí "spauracchio" per i bambini e gli ingenui, altri intersecano le loro vite con quelle di certi umani la cui esistenza è deviata, ineluttabilmente, verso un mondo fatto di mistero, di isolamento, di rabbia.
La preminenza su questo palcoscenico spetta certamente alle masche; le nostrane streghe sono le primedonne di questa recita, retaggio di un mondo sommerso, fatto di sofferenza, di sottomissione al potere, di oppressione, di povertà, di miseria.
Un altro protagonista di primo piano è il gran caprone, il dominatore degli inferi, che appare spesso sulla scena, dove interviene quasi in funzione di regista per pilotare un impero delle tenebre a volte efferato e spaventoso, altre volte ingenuo ed effimero.
Egli fa comparse molto teatrali, è l'istrione per eccellenza, quello che batte tutti per astuzia, cattiveria ed ipocrisia.
Nella fantasia secolare delle genti egli è visto allo stesso modo in cui viene dipinto nella rappresentazione apocalittica su volte e pareti di decine di cappelle campestri; la bestia infame, la via per la dannazione eterna.
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INDICE
Premessa
La masca del seccatoio
Il brondolon
La scritta indecifrata
La masca ingannatrice
Il gregge
La capra
Il diavolo a Costacalda
La masca di Paroldo
Il nonno di Jean
La pietra delle masche
La strega delle vigne
La veja 'd Casera Veja
La masca di Miroglio
Il Servan
La gatta mannara
Il gigante di Pietrabruna
Le masche di Pian Ballaur
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Bruno Vallepiano
LA PIETRA DELLE MASCHE
editore ARABA FENICE
edizione 2010
pagine 134
formato 15x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN : 978-88-95853-65-9
EAN : 9788895853659
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