PREMESSA

Il nome Secondo Pia s'accompagna, nella mente dei più, ad un fatto circoscritto se pure altamente suggestivo. Egli è il fotografo della Sindone, colui cui spettò il privilegio di vedere emergere inaspettatamente un volto imprevedibile da un enigmatico lenzuolo. Ma se esso fu un momento eccezionale della sua vita non bastò nondimeno ad esaurirla. Secondo Pia fu anche altro: avvocato, pubblico amministratore, membro di Comitati e Società prestigiosi, soprattutto - e durevolmente - dilettante fotografo.
Se parte di tali fatti oggi ancora è ignota non lo è per disamore della contemporaneità o trascuranza dei posteri: è più che altro per la ritrosia del personaggio, pari al suo disinteresse.
Ed è per ricostituire una figura che s'è occultata da se stessa nell'ombra che tracciamo questo profilo: certi che lui per primo ci direbbe "Ma no, non è il caso", e tuttavia sicuri - e non per piaggeria - che è davvero il caso, invece, di restituirgli il posto che gli spetta.
Preziose sono state l'ospitalità, la collaborazione, il soccorso di dati e documenti dei figli avv. Giuseppe e Chiara, le precisazioni di don Piero Coero Borga a proposito della Sindone, la fiducia amichevole di Roberto Antonetto. Ad essi vada, in limine, il più sentito ringraziamento.

INDICE GENERALE

L. Tamburini
-Premessa
-Nascita ed evoluzione di un dilettante
-Premesse tecniche e ideologiche
-Stato e apprezzamento dell'arte piemontese fra Otto e Novecento
-Le Campagne fotografiche di Secondo Pia
1. Le fonti
2. Le immagini
-La fotografia della Sindone
-Compendio d'una vita
-Appendice. Regesto autografo delle Campagne di Secondo Pia

M. Falzone del Barbarò
-Secondo Pia. L'architettura come immagine fotografia
-Nota alle autocromie

G. Pia
-Nota storica sull'archivio di Secondo Pia

Bibliografia
Dall'Archivio di Secondo Pia
Indice dei nomi
Elenco delle fotografie fuori testo
Indice generale