INTRODUZIONE
Sono
trascorsi oltre mille anni da quel 19 luglio dell'anno 992, in cui, in
una sala del castello di Muhlhausen, l'imperatore bambino, terzo degli
Ottoni, strettamente sorvegliato dalla nonna-manager, apponeva il suo
sigillo su un diploma destinato a Pietro vescovo di Asti. Un atto storico
che, concedendo la facoltà di libera circolazione su tutto il territorio
imperiale ai mercanti astigiani e alle loro merci, poneva le premesse
dello sviluppo imprenditoriale di questa città e della sua capacità d'autogoverno.
A circa un secolo dopo, infatti, risale la prima prova documetale dell'esistenza
dei libero Comune di Asti, nell'atto d'investitura dei Castello d'Annone
da parte dei vescovo Odone a beneficio dei consoli e dei cittadini astesi.
Era il 28 marzo 1095.
Esplodeva così una realtà sociale e politica che avrebbe prodotto ricchezza,
arte, cultura e civiltà - con ruolo di protagonista - nel Piemonte cispadano,
favorita dalla sua posizione di passo sulla "via Francigena": testimone
e fattore cooperante nel formarsi della nascente cultura europea, quadrivio
di linguaggi, popoli e valute.
Mercanti oltre ogni limite e perciò gente di transazioni, di moderazione,
di composizione e non esasperazione dei conflitti, gente di pace nei fatti
più che nelle teorizzazioni: il prezzo di una pace, per quanto alto, non
è mai paragonabile al prezzo di una guerra. Saggezza di bottegai, e nulla
è valso, in mille anni, a modificarla.
Questa città pacifica e anticroica ha un suo messaggio da offrire, ma
occorre cercarlo tra le piccole e grandi risorse del suo "genius loci",
che vogliamo decifrare e rilanciare.
Il dolce, a volte sognante periodare di Silvia Taricco ci ha insegnato
a guardare questa "patria hastensis" con dimessa familiarità e senza
roboanti campanilismi; per imparare insieme ad arnmirarla con penetrante
considerazione vogliamo offrire a tutti questa piccola guida, nell'irnminenza
di un anno denso di commemorazioni.
Per amarla e per amarci di più nei prossimi mille anni.
ENRICA JONA
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INDICE
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Introduzione
di Enrica Jona |
Capitolo
I
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ASTI
LIGURE, ROMANA, PALEOCRISTIANA |
Capitolo
II |
ASTI
NEL PERIODO ROMANICO |
Capitolo
III |
ASTI
NEL PERIODO GOTICO |
Capitolo
IV |
ASTI
NEL PRIMO E SECONDO RINASCIMENTO |
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GANDOLFINO
D'ASTI |
Capitolo
V |
ASTI
NEL PRIMO E SECONDO PERIODO BAROCCO |
Capitolo
VI |
ASTI
NEL SECOLO XIX E NEL SECOLO XX |
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Appendice
di Marida
Faussone |
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Bibliografia
a cura di Fabiana
Percopo |
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Indice
dei nomi |
La proposta
di ripubblicare "anastaticamente", a dodici anni dalla prima edizione,
la Piccola storia dell'arte astigiana di Silvia Taricco ha posto ai curatori
almeno due problemi di metodo che possono così essere sintetizzati.
Innanzitutto l'esigenza, espressa dagli Amici di Asti, di non modificare
il testo, pur aggiornandolo secondo le novità (e non sonopoche) dei
contributi più
recenti, ha reso necessaria la creazione di un corredo di note (una sorta
di testo parallelo) che riordina, talvolta discute in estrema sintesi
o modifica sostanzialmente date, attribuzioni e visioni generali del
mondo della produzione artistica ad Asti nei secoli passati. Produzione
artistica, detto per inciso, attualmente al centro di una provvidenziale
e rinnovata attenzione. In secondo luogo, l'occasione data da una più consona
veste grafica ha evidenziato l'esigenza di proporre un nuovo (seppur
assai limitato) repertorio fotografico che si affiancasse a quello di
pubblicazioni recenti ed a quello, tuttoggi insuperato, pubblicato nel
1977 da Noemi Gabrielli. Starà ai lettori giudicare se le virtù dei
testo così rinnovato valgono
almeno i difetti.
Infine una riflessione a lavori conclusi: la nuova Piccola storia dell'arte
astigiana intende rivolgersi in particolar modo ad un pubblico scolastico,
disponendo di un apparato di note critiche sufficienti a guidare lo studente
in un percorso solidamente impostato tra il patrimonio d'arte della città.
Non manca tuttavia, a volerle scorgere, di indicazioni utili a "lettori
professionali", in particolare a coloro i quali hanno la potestà di predisporre
atti positivi a favore della tutela e della valorizzazione del patrimonio
d'arte e di storia di Asti.
I curatori |
Silvia Taricco
PICCOLA STORIA DELL'ARTE ASTIGIANA
editore PLATANO
edizione 1994
pagine 192
formato 17x24
brossura con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
18.08 €
18.08 €
ISBN :
EAN :
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