Lo scopo di questo libro è quello di fornire una informazione visiva utile all'identificazione delle più comuni piante velenose, fornendo allo stesso tempo un breve profilo della pianta, con la speranza di invogliare il lettore a prestare attenzione a quanto ci circonda in termini di vicinato vegetale e ad approfondirne la conoscenza. Di ogni specie vengono presentate fotografie utili all'identificazione botanica, con particolare cura per quanto riguarda i dettagli anatomici tipici della specie. Il testo consiste in un inquadramento botanico della pianta, nella descrizione del suo habitat e della sua diffusione, ed in un commento, di lunghezza variabile a seconda della specie, in cui viene presentata una serie di notizie, anche curiose, sulla pianta, sui suoi principi tossici, e su sintomi e gravità dell'avvelenamento.
INTRODUZIONE
Le piante velenose sono piante che possono provocare danno se ingerite od anche, semplicemente, toccate. Molte piante, anche comuni, sono classificate come velenose, ma il loro grado di velenosità varia entro limiti molto ampi, ed in ogni caso, l'avvelenamento grave è raro. In Europa, si stima che solo il 5% delle richieste di intervento ai centri anti-veleno riguardino piante, e, nella maggior parte dei casi (>95%) i sintomi sono blandi o, addirittura, inesistenti. Se da un lato siamo circondati da piante velenose, paradossalmente, i danni che ci arrecano sono, per fortuna, generalmente molto modesti. Le ragioni sono molteplici, e la più importante è senz'altro l'aiuto che ci danno i nostri sensi. Ad esempio, le spine delle euforbie cactiformi ci mettono in guardia dal potere irritante del lattice che sgorga da queste piante, e sono un vero e proprio segnale che ci dice di non toccare queste pianta. Analogamente, molte piante velenose sono disgustose per il loro sapore amaro o allappante, la loro consistenza coriacea, od il loro potere irritante sulla mucosa orale. Esistono, purtroppo eccezioni. Ad esempio, le euforbie erbacce non hanno spine, ma sono talvolta irritanti quanto i loro parenti africani. Analogamente, alcuni frutti velenosi, come quelli della dulcamara, sono dolciastri, e quindi la nostra protezione sensoriale dai veleni vegetali non è assoluta, una constatazione da tenere sempre ben presente. Non tutto quello che è velenoso è amaro o ha le spine, e, analogamente, non tutto quello che è amaro e ha le spine è velenoso.
La maggior parte degli avvelenamenti da piante riguardano i bambini, cioè individui al di sotto dei 12 anni. I lattanti succhiano e mettono in bocca tutto quello che capita a loro portata di mano, fra i 2 ed i 4 anni il bambino inizia poi a esplorare il mondo, e dai 4 anni in sù a giocare con tutto quello che gli capita fra le mani, bacche colorate incluse. Questo spiega come mai i bambini siano la categoria più a rischio da contatto con piante velenose, anche se però molto raramente questo trasforma in un avvelenamento vero e proprio.
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INDICE
Introduzione
Piante velenose
Elenco specie
Bibliografia
Ringraziamenti
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G. Appendino - M.L. Colombo - R. Luciano - C. Gatti
PIANTE VELENOSE
editore ARABA FENICE
edizione 2010
pagine 278
formato 17x24
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
24.00 €
24.00 €
ISBN : 978-88-95853-97-0
EAN : 9788895853970
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