«Il personaggio di Andrea Martini nasce in ambito torinese, come investigatore gentiluomo, da opporre alla figura del poliziotto duro e ordinario.
L'idea di farne un personaggio da fumetto è stata di Marco D'Aponte e io ho accolto la proposta con grande entusiasmo perché sono convinta che il commissario Martini, diventato visibile, possa conquistare la simpatia dei miei lettori e renderlo loro anche più vicino.
Secondo me il risultato è eccellente. Mi riferisco essenzialmente alla bravura
di Marco che, spero, potrà far conquistare al commissario Martini anche la simpatia dei cultori del fumetto.
Per quanto attiene al rapporto col romanzo, l'aspetto interessante è il dar vita a una esperienza artistica in cui il testo si trasforma in un prodotto nuovo
e diverso mantenendo lo spirito del racconto e il fascino della Torino degli anni Trenta.
So che questo avviene anche per altri romanzi ma sono orgogliosa che accada anche per una mia opera. È un genere artistico che apprezzo molto, quindi
ne prendo visione frequentemente.
D'Aponte asserisce che intende continuare e io ne sono contenta ».
Da una lettera di Gianna Baltaro a Marco D'Aponte scritta in occasione della pubblicazione della graphic novel Una certa sera d'inverno. |
ANNI VENTI, ANDREA MARTINI AVEVA RICOPERTO LA CARICA DI CAPO DELLA SQUADRA MOBILE DI TORINO E
CON LA SUA TENACIA AVEVA RISOLTO CASI CLAMOROSI CHE L'AVEVANO RESO POPOLARE, AL PARI DEI SUOI OCCHI AZZURRI E DELLA CIOCCA
DI CAPELLI BIANCHI SULLA TEMPIA, RICORDO D'UNO SCAMPATO PERICOLO. AGLI INIZI DEGLI ANNI TRENTA DECISE Di ABBANDONARE: LA CARRIERA, SPINTO ANCHE DA UN IMPULSO CHE TROVAVA SPIEGAZIONE NEL SUO SPIRITO D'INDIPENDENZA.
VESTITI I PANNI DEL GENTILUOMO DI CAMPAGNA, DIVENTO' UN PRODUTTORE DI VINI PREGIATI, NEL PODERE COLTIVATO A VIGNA CHE UN SUO ZIO
GLI AVEVA LASCIATO IN EREDITA` A DIANO D'ALBA.
NON AVEVA PERO' ABBANDONATO DEL TUTTO LA PROFESSIONE DI INVESTIGATORE: ALL' ATTO DELLE DIMISSIONI SI ERA DICHIARATO DISPONIBILE A COLLABORARE IN FORMA NON UFFICIALE.
L' EX COMMISSARIO TRASCORREVA QUINDI LUNGHI PERIODI A TORINO, PRESSO LA SORELLA TERESA CHE ABITAVA IN VIA BARBAROUX, CHIAMATO DAI SUOI SUCCESSORI A CAPO DELLA SQUADRA MOBILE, QUANDO SI TROVAVANO A GESTIRE SITUAZIONI E AMBIENTI IN CUI IL SAVOIR-FAIRE DI MARTINI DIVENTAVA INDISPENSABILE.
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Marco d'Aponte
PENSIONE TERSICORE - fumetto
editore ANGOLO MANZONI
edizione 2010
pagine 128
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
14.00 €
14.00 €
ISBN : 978-88-6204-088-4
EAN : 9788862040884
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