Immagini e scritti che ci raccontano un modo di andare in montagna, quando l'uomo miscelava lo sforzo fisico con forti emozioni nello spirito.
Il momento della fatica. "... la sera si avvicina e ciò incita a far presto per uscire prima di notte da quell'accasciante squallore. Dopo altra fatica e altri gradini, lo sdrucciolo ghiacciato ci conduce ad intravvedere nella nebbia le rocce, che promettono un attenuarsi delle difficoltà e la vicinanza della vetta... Ancora un poco e siamo sullo spigolo Nord-Ovest. Di là un altro drittissimo pendio nevoso... qualche metro ancora... poi, tagliando con vigore gli ultimi gradini, ci issiamo sul tagliente nevoso a pochi passi di fianco alla vetta. Gli ultimi bagliori del sole accendono le nebbie..." .
Il momento dello spirito. "... V'è sempre alcunché di mistico nel vagabondare da soli per le vie dell' alpe. Nei momenti migliori, quando la mente può smarrirsi nella divina dolcezza dei misteri della creazione, si sente la gioia del silenzio e della solitudine che apre l'anima alla contemplazione e alla preghiera. Seduto su di un masso del torrente, guardo il giuoco della corrente chiara fra i macigni. Le acque della montagna sono trasparenti come l'aria; nulla le intorbida e sul fondo si possono contare i sassolini azzurri... I pini si sporgono dall'alto delle rupi per ascoltare la loro voce che racconterà sempre le stesse cose... Vidi una immensa famiglia di fiorellini miti, tremolanti al vento. Raramente m'ero indugiato a contemplare questi piccoli amici che infiorano il cammino dell'alpinista. Essi hanno un'estate cortissima. Non resta ad essi il tempo di sognare come ai molti fratelli del piano... Il sole calava al di là del passo e le cime si profilavano chiare e precise su l'ardore del cielo. Tutto il vallone riposava tranquillo nella serenità del vespero, nel silenzio enorme".
Il presidente della Sezione del C.A.I. Torino nel 1957.
" Degno continuatore della tradizione di quei sacerdoti alpinisti che cosi profonda traccia hanno lasciato nella storia della conoscenza delle Alpi e della sua divulgazione, don Bessone da anni consacra alle ardite scalate ed alle ascensioni il poco tempo che le cure della sua missione gli concedono, quasi ad integrare con una pratica ascetica e con la salita fisica quell'elevazione spirituale che egli cerca per sé e i suoi parrocchiani nel lindo paesetto di Perrero" . |
INDICE
PREFAZIONE
PRESENTAZIONE
BIOGRAFIA
IL BOURCET
Quando la montagna piange
VAL GERMANASCA
Invito in Val Germanasca
Come una valle muore
Il torrente Germanasca
Il Pelvo di Massello
Una prima invernale sulla nord del Pelvo
Monte Boucier
Montagne della Val Germanasca
La Conca di Cialancia
Alpinismo invernale in Val Germanasca
MONVISO
Monviso, re di pietra
1957 "Guida del Monviso"
Guida del Monviso
Traversata del Visolotto
Al Visolotto per la cresta Sud-Ovest
Viso Nord
La cresta Sud-Est del Monviso
Cadreghe di Viso
La Nord-Est di Punta Gastaldi
Punta Caprera
LE GRANDI MONTAGNE
Tormenta sul Monte Bianco
Al Monte Bianco per la cresta S-E del Mont
Grandes Jorasses
Tour Ronde
Dente del Gigante
Aiguille de Leshaux
Traversata del Col des Chasseurs
Cervino
Monte Rosa
Pelvoux
Montagne d'Engadina
Invito alla Jungfrau
Allalinhorn
LA GUERRA
La Resistenza
La Liberazione
SEMI DI CONTEMPLAZIONE
STORIA DI UN RIFUGIO |
don Severino Bessone - Walter Cattoni
IL PARROCO CON LO ZAINO
editore ALZANI
edizione 2012
pagine 256
formato 29,7x21
rilegato cartonato
tempo medio evasione ordine 2 giorni
24.00 €
19.00 €
ISBN : 978-88-8170-457-6
EAN : 9788881704576
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