Palazzo Mazzetti è la più bella dimora signorile del Settecento ad Asti. Situato nel centro antico, lungo corso Alfieri, la strada Maestra del Medioevo, è inserito all'interno di un'importante zona di riqualificazione urbana e culturale della città, su cui insistono edifici e preesistenze storiche di grande interesse.
Riaperto al pubblico nel 2011 dopo anni di restauri, il palazzo è entrato a pieno titolo nella vita culturale cittadina e le sue sale sono tornate ad accogliere le preziose opere delle civiche collezioni.
Il volume racconta la storia dell'edificio, le diverse tappe che hanno contraddistinto i lavori di restauro e i criteri di allestimento all'interno del nuovo percorso espositivo. Approfondimenti specifici sono dedicati a opere e arredi della collezione museale, recentemente restaurati. L'edificio, il restauro, il museo: tre storie in un solo volume che consentono di inserire Palazzo Mazzetti e il Museo Civico tra i protagonisti della storia trascorsa e di quella attuale della città di Asti e della cultura che l'ha legata al territorio nazionale.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, con l'acquisizione del Palazzo Mazzetti, si è posta la finalità di ampliare gli spazi dell'originario museo già ospitato in una parte dello stabile, di ridare la giusta luce al piano nobile attraverso una complessa e puntuale operazione di restauro, di evidenziare l'origine e la storia degli antichi corpi di fabbrica sui quali si è realizzata la sua formazione.
Glí interventi, avviati con lavori di consolidamento nel 2003 e proseguiti dal 2005 al 2011, hanno interessato tutto l'edificio, dal piano cantinato al tetto, recuperando spazi per oltre 6000 metri quadrati.
L'appalto dei lavori è stato frazionato in due lotti per consentire lo spostamento delle opere depositate in tutto lo stabile, prima dell'una e poi dell'altra delle porzioni di intervento, consentendo le varie operazioni edilizie senza reperire spazi di deposito all'esterno.
La fase di progettazione è iniziata nell'anno 2000 e ha dato origine nel 2005 ai lavori del primo lotto, conclusisi nel 2008-2009. Il secondo lotto, che ha seguito immediatamente il primo, è stato ultimato nel novembre 2011.
L'intervento, operazione complessa in cui si sono affrontate diverse problematiche, ha trasformato e destinato l'intero edificio a struttura museale e culturale.
Il progetto di recupero, affidato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti all'architetto Giovanni Bo, ha permesso di restituire alla città uno degli edifici più significativi per storia e bellezza architettonica e contemporaneamente, grazie al supporto del progetto scientifico dello storico
dell'arte Andrea Rocco, il museo civico, rinnovato negli allestimenti, adeguato alle esigenze di sicurezza e di conservazione, dotato di attrezzature e spazi che consentono le attività di un centro culturale vivo e propositivo.
Percorrendo l'edificio, dal piano sotterraneo fino all'ultimo piano, si possono cogliere elementi significativi della stratificazione di vicende storiche e costruttive e, attraverso l'allestimento museale, comprendere il formarsi delle collezioni civiche dagli ultimi anni dell'Ottocento fino a oggi.
Collezioni che, studiate e restaurate, tornano a essere visibili dopo molti anni. Bookshop, aula didattica, sala conferenze, biblioteca e fototeca, archivi, depositi, spazi per mostre temporanee, caffetteria, touchscreens, proiezioni multimediali e sistemi informatici sono gli elementi accessori realizzati per rendere attuale e maggiormente fruibile un edifico storico, complesso nelle sue articolazioni e nelle sue suggestioni.
Le proiezioni multimediali sono accompagnate da musiche originali di Daniele Ferretti, compositore e musicista astigiano; i video egli apparati dei touchscreens che conducono il visitatore alla scoperta del palazzo e delle sue collezioni sono stati realizzati da Due tra le Quinte.
A integrazione dell'intervento, sono stati ridisegnati i giardini di largo Alganon, di proprietà comunale, che ospitano la scultura Alveare di Jessica Carrol, vincitrice del premio Mastroianni, destinata dalla Regione Piemonte alla Città di Asti.
I lavori di recupero e di riallestimento di Palazzo Mazzetti sono stati finanziati, e gestiti, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, con il contributo della Regione Piemonte.
Le complesse operazioni, le diverse fasi che hanno interessato il palazzo nel corso degli ultimi dieci anni, le metodologie di lavoro e le scelte sono state raccolte sinteticamente in questo volume alfine di documentare e rendere pubblica la conoscenza dell'intervento che ha restituito alla città un edificio testimone di una storia diacronica, per l'evoluzioni del sito e del manufatto e del formarsi del museo civico.
Un grazie riconoscente alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte per aver seguito e diretto i lavori architettonici con costante attenzione, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie sotto la cui direzione scientifica, si sono svolti gli scavi archeologici e alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte per la direzione scientifica e per la presenza costante nei restauri degli ambienti del piano nobile, nel recupero degli arredi e delle opere delle collezioni.
All'architetto Giovanni Bo, progettista e direttore dei lavori, la gratitudine di tutti gli astigiani.
Alla dottoressa Vittoria Villani, direttore della Fondazione, è doveroso rivolgere un particolare ringraziamento per la dedizione e la grande passione con cui ha seguito l'evolversi della realizzazione del restauro.
A tutti gli artefici di questo splendido recupero ancora un sentito grazie.
Michele Maggiora
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti |
SOMMARIO
Introduzione
Andrea Rocco, Rossana Vitiello
STORIA DEL PALAZZO E DEL MUSEO
I Mazzetti di Frinco e il palazzo di strada Maestra
Andrea Rocco
Le modifiche otto-novecentesche e l'edificio attuale
Cristina Lucca
Storia del Museo Civico e degli allestimenti Andrea Rocco, Vittoria Villani
IL PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO
Conoscere l'edificio: il rilievo
Giovanni Bo
Il progetto e la sua evoluzione
Giovanni Bo
La movimentazione delle opere e i depositi Giovanni Bo, Andrea Rocco
Il progetto degli impianti
Marco Stobbione
Il progetto della sicurezza
Piergiorgio Pascolati
L'INDAGINE
ARCHEOLOGICA
Lo scavo
Federico Barello
Il percorso sotterraneo
Federico Barello
Ambiente e quotidianità nell'Alto Medioevo: legno e resti di cucina bruciati
Sila Motella De Carlo
Studio paleobiologico dei resti scheletrici umani
Elena Bedini, Emmanuele Petiti
La tomba 3/4 e il pettine in osso
Laura Maffeis
IL RESTAURO DELLE SUPERFICI DECORATE
Scelte di metodo
Cristina Lucca, Rossana Vitiello
Le indagini stratigrafiche Cristina Arlotto, Tiziana Sandri
Il progetto di restauro
Cristina Arlotto, Tiziana Sandri
IL RESTAURO DEGLI AMBIENTI
Il piano interrato Cristina Lucca
Il piano terra
Cristina Luca, Rossana Vitiello
Il piano nobile
Cristina Lucca, Rossana Vitiello
Il secondo piano Cristina Lucca
DAL PALAZZO AL NUOVO MUSEO
La rifunzionalizzazione degli spazi
Giovanni Bo
La riapertura e l'allestimento provvisorio Giovanni Bo, Rossana Vitiello
Il nuovo allestimento.
Le collezioni: criteri e percorso espositivo Giovanni Bo, Andrea Rocco
Apparati multimediali e comunicazione Due tra le quinte
(Cinzia Rainero e Luca Carbone)
Museo Civico di Palazzo Mazzetti: l'attività didattica
Mariacristina Marchegiani
OPERE E RESTAURI
APPARATI
Il lungo cantiere del conte
Giovanni Battista Mazzetti,
i documenti
a cura di Andrea Rocco e Stefano Zecchino
Bibliografia generale
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Andrea Rocco - Rossana Vitiello
PALAZZO MAZZETTI AD ASTI
editore SILVANA EDITORIALE
edizione 2013
pagine 278
formato 23x28
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
30.00 €
30.00 €
ISBN :
EAN : 9788836626472
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