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| PAESAGGI E ARCHITETTURE DI CRISTALLO |
| Pensata in origine come semplice supporto scenografico alla mostra Mineralia, allestita nei locali del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, la sequénza di immagini che Dario Lanzardo espone negli stessi locali riprende e sviluppa alcuni temi già affrontati nelle sue precedenti. mostre organizzate dal Museo stesso, Arca Naturx e Omaggio a Goethe, forme e colori di natura. Fotografando dettagli di pezzi da lui scelti fra le collezioni museali, inquadrandoli da punti di vista insoliti, o con particolari tagli di luce, Lanzardo intende innanzi tutto richiamare l'attenzione sulla bellezza della natura, convinto che lo stupore indotto possa farci riflettere sulla necessità di non usare la materia costitutiva e irripetibile di questo nostro unico pianeta come una qualunque merce prodotta dalla civiltà. Usando il linguaggio fotografico in chiave metaforica, per cui, per esempio, un pezzetto di minerale ci appare nell'imponente, simbolica veste di una montagna - dal cui ventre potrebbe essere stato estratto - vuole ricordarci, con Goethe, come nel "piccolo" ci sia già il «tutto», come lo spirito della natura, la sua essenza, si possa cogliere in un granello di sabbia o in un fiocco di neve. Gli accostamenti fatti con alcune immagini di cristalli alle opere di grandi architetti o scrittori evidenziano come la natura sia un "libro già stampato" nelle cui pagine l'ingegno umano ha da sempre attinto regole e forme per le proprie costruzioni e, anche per questo, sia da conservare e proteggere come il più prezioso dei manoscritti. |
UN MUSEO APERTO ALLA CONOSCENZA DI TUTTI Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, nel percorso di rivalutazione delle importanti raccolte che costituiscono il suo ingente patrimonio, ha organizzato Mineralia, mostra che presenta, attraverso tre diversi livelli di lettura, i campioni più belli e interessanti di minerali e cristalli tra quelli conservati nel Museo. Al fascino indiscusso che da sempre «le pietre» hanno esercitato sull'uomo, si affianca la lettura storica della collezione legata a personaggi di diversa estrazione sociale e culturale: da Casa Savoia ai geologi, dai professori universitari ai semplici appassionati. Parte integrante del percorso espositivo sono gli scatti che Dario Lanzardo ha fatto dei pezzi esposti e che il presente catalogo raccoglie riproponendo non solo la bellezza dei cristalli ma l'emozione che solo l'artista sa suscitare. Ancora una volta il linguaggio della scienza e il linguaggio dell'arte si incontrano e si esaltano a vicenda: l'obiettivo diventa strumento di indagine e di scoperta, mentre l'occhio dell'artista sa trasformare il profilo di un frammento di roccia nel disegno di una catena montuosa. Immagini che raccontano storie e che sanno rendere visibile ciò che l'occhio umano non sa cogliere: alcune fotografie, infatti, sono state realizzate usando gli stessi strumenti che servono agli scienziati per il loro lavoro d'indagine. Il catalogo non è solo la raccolta iconografica delle pietre esposte in Mineralia, è un libro d'arte che si affianca al precedente dedicato invece agli animali. Il Museo Regionale si conferma, anche grazie al valido lavoro del Comitato Scientifico che ne segue la programmazione, istituzione in grado di valorizzare le proprie collezioni attraverso percorsi di formazione e di sensibilizzazione che sanno coinvolgere i diversi target di pubblico e che, come ormai prassi per tutti i più importanti musei, sanno intrecciare lo sfaccettato linguaggio dell'arte al linguaggio scientifico. Gianni Oliva Assessore alla Cultura della Regione Piemonte |
 
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