Scritto come relazione finale al termine della spedizione "Annibale '85", questo libro non ha mai cessato di essere presente nelle librerie italiane. Un successo dovuto soprattutto al protagonista di queste pagine che è riuscito - e ancora riesce - a infiammare la fantasia di molte persone. Il libro analizza la discesa in Italia dell'esercito cartaginese, dalla Spagna fino alla morte di Annibale, dedicando ampio spazio al superamento delle Alpi. Nelle pagine di questa avvincente ricostruzione sono infatti analizzati tutti i colli alpini che potrebbero aver consentito, nel 218 a.C., il transito delle truppe guidate dal grande condottiero di Cartagine. Comparando le fonti antiche che forniscono indicazioni sulla vicenda e provando a riportare le notizie giunte dagli storici del passato direttamente sul territorio, l'autore fornisce un quadro globale, che ci riporta indietro nel tempo, offrendoci anche un frammento importate della storia del Piemonte, i luoghi e le antiche popolazioni, tra realtà e leggenda.
PREFAZIONE
Era uno stratega geniale, specie nell'uso della cavalleria, ma pronto a rivelarsi, all'occasione, anche un discreto ammiraglio, sempre comunque un capo eccezionale e carismatico, in grado di tener legata a sé per vent'anni e nelle condizioni più ardue, in terra nemica, un'armata costituita da mercenari delle più svariate etnie. Ed era inoltre un abile amministratore, nonché un estimatore, lui di stirpe fenicia, della filosofia e della cultura greche. Soprattutto un combattente tenace, capace di protrarre per l'intera esistenza la lotta mortale, e sfortunata, contro il suo nemico assoluto: Roma.
Il rilievo storico del nostro personaggio, ovviamente Annibale Barca, è senza dubbio straordinario, a dispetto dell'infelice esito della sua impresa; se non altro per le conseguenze destinate a pesare per secoli. Uno dei maggiori storici del secolo scorso, Arnold J. Toynbee, giunge addirittura a parlare di "vittoria postuma di Annibale su Roma", riferendosi alle ferite gravissime che il Cartaginese riuscì ad aprire nell'organismo sociale ed economico della Federazione italica legata a Roma, con un quindicennio di devastazioni; tali ferite si rivelarono tanto gravi da provocare l'avvio della Rivoluzione romana, dai Gracchi in poi, e la crisi della Repubblica. Al di là, peraltro, delle questioni pertinenti al dibattito storiografico di alto livello, la figura di Annibale serba comunque un fascino indiscutibile, cui non si sottrasse, per esempio, Sigmund Freud. Questi confessava ne L'interpretazione dei sogni: "Annibale (...) era stato però l'eroe favorito dei miei anni del ginnasio; al pari di molti miei coetanei, durante le guerre puniche avevo rivolto le mie simpatie non ai romani ma
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INDICE
Prefazione
Premessa alla nuova edizione
Sembra facile
Guerra
Un giovane generale che morì suicida
Dalla Spagna alle Alpi
37 elefanti...
I colli alpini tra storia e leggenda
I colli di Annibale?
I Galli amici o nemici
Verso l'Italia
Un percorso di "archeo-trekking" sulla via di Annibale
Appendice 1. La storia continua
Appendice 2. Curiosità e approfondimenti
Fonti
Bibliografia
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Massimo Centini
SULLE ORME DI ANNIBALE
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2018
pagine 216
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
9.00 €
9.00 €
ISBN : 978-88-6804-059-8
EAN : 9788868040598
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