Il volume, preceduto da una presentazione del senatore Elvio Fassone, sviluppa il tema delle aspettative e dell'"orizzonte" della classe dirigente locale (politici, imprenditori, intellettuali), di fronte all'Unità d'Italia. Dai saggi di Careglio e Drago, complementari per molti aspetti, emerge nitidamente quanto il Pinerolese e il suo capoluogo non siano stati timidi spettatori, quanto artefici e veri protagonisti del Risorgimento italiano: una tesi che i due autori dimostrano attraverso l'uso di fonti sia pubbliche che private (i verbali del Consiglio Provinciale e Divisionale, opere di carattere scientifico), restituendoci il quadro di un'epoca in cui la vivacità politica, imprenditoriale e culturale seppe rendere il Pinerolese centrale e non marginale nel processo di unificazione nazionale.
PREFAZIONE
Il lettore scorre il titolo nel quale si parla di Risorgimento, rammenta che stiamo celebrando il 150° anniversario dell'unità d'Italia, e pensa ad un altro scritto sulle vicende del nostro '800 risorgimentale, destinato ad andare a gonfiare uno dei due fronti su cui sta montando la polemica: la glorificazione retorica dei laudatores e lo svilimento politico dei detrattori per principio.
Si può tranquillizzare.
È vero che una sorta di destino maligno sembra colpire le pagine più significative della nostra storia, quelle che dovrebbero vederci uniti nella fierezza del ricordo, e invece contribuiscono a renderci ancora più astiosi e divisi. È accaduto ed accade per la Resistenza, sta accadendo per l'unità d'Italia e per il Risorgimento che ne fu l'artefice.
Ma il lavoro di Valter Careglio e Margherita Drago ci permette di tirare un respiro di sollievo. Non fa parte della corrida, non si iscrive nemmeno a quella corrente snobistica che prova piacere a smitizzare per principio, od a capovolgere "pour épater". Si parla di Risorgimento, certamente, e dei moti del XXI (così significativi per la nostra città), si parla di Carlo Alberto, di Cavour e di spirito mazziniano. Ma se ne parla come sfondo di un altro filmato, quello locale della nostra terra. Non ci sono polemiche né "rivisitazioni" dissacranti, la diplomazia e le battaglie rimangono sullo sfondo e non tracimano mai.
Gli Autori sanno che il Risorgimento, e la storia in genere, non sono fatti solo di baionette e di trattati, ma di sottofondi intensi di umanità e di intrecci relazionali. Dietro i moti del 1848, "primavera di popoli", c'era anche la crisi della patata e la fame di mezza Europa; dietro le Cinque giornate di Milano c'era la consapevolezza che la Lombardia pesava per 1/7 del territorio austro-ungarico ma produceva 1/4 del gettito fiscale; accanto allo Statuto Albertino, con la sua ingessatura clerico-monarchica, c'era la Costituzione della Repubblica romana, con il suo appello alla fratellanza dei popoli ed all'uguaglianza degli uomini. Effimera la seconda, purtroppo, e durevole il primo: ma questo è un altro discorso.
Careglio e Drago restringono volutamente il campo visuale. Guardano ad un Risorgimento casalingo, coltivando con perizia il filone di quella "storia dal basso" che oggi trova sempre maggiori cultori: una storia nella quale l'aggettivo "basso" non sminuisce il sostantivo, ma lo arricchisce della dimensione umana che le guerre e i trattati ignorano.
Gli Autori guardano a Pinerolo ed al Pinerolese, perché qui viviamo, ed è giusto sapere come ci siamo comportati 150 anni or sono. E soprattutto guardano alla classe dirigente di questa terra, perché è in corso da tempo un dibattito sulla classe dirigente di oggi, sulla presenza o meno di una visuale strategica in chi è chiamato a guidare
questo territorio, e chissà che ripercorrere le vicende di ieri non offra prospettive per le difficoltà di oggi. Senza nessun parallelismo, sia chiaro, senza raffronti che sarebbero impossibili e ingiustificati: solo con l'oggettiva saggezza che può essere scoperta all'interno dei nudi fatti.
Si può partire, insieme agli Autori, da un dato di fondo. La prima metà dell'800 ha registrato dei traumi storici squassanti. La rivoluzione francese ha fatto spirare un vento di diritti e di libertà, e il primo Napoleone lo ha diffuso in gran parte degli Stati autoritari. Poi il Napoleone console è diventato l'imperatore autocrate, secondo l'ordinaria parabola del potere. Ma intanto il verbo dell'89 ha inseminato l'Europa, pur senza Internet: quando le parole sono attese, bastano anche le diligenze.
Poi il Congresso di Vienna e la restaurazione hanno riportato indietro le lancette con brutalità, rimettendo sul trono i sovrani deposti, e impegnandoli a sostenersi l'un l'altro in caso di ribellioni.
È questo il primo spunto di riflessione. È assurdo pensare che sia possibile cancellare la storia quando è andata avanti in modo corale ed eticamente fondato. È stolto credere che le baionette (oggi diremmo: l'informazione addomesticata) possano mettere a tacere quello che le Costituzioni hanno proclamato su scala europea. È stolto, ma lo fanno sempre: anche questa è coazione a ripetere.
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Febbraio 2011
Elvio Fassone |
INDICE
Prefazione a cura di Elvio Fassone
PARTE I
I politici e gli imprenditori a cura di Valter Careglio
Il Risorgimento
La Restaurazione: l'emarginazione di Buniva e il ritorno del cardinale Pacca
I carbonari e i moti del 1821
Verso il '48
Tre anni di riforme rivoluzionarie
La modernizzazione e l'Unità
L'agricoltura
Capoluogo dell'enologia piemontese?
La tutela del territorio
L'industria
Le carrozzabili
Le strade ferrate
Le politiche assistenziali
L'istruzione come volano dello sviluppo
L'epilogo unitario
PARTE II
Gli intellettuali a cura di Margherita Drago
Lo sfondo culturale piemontese
Letterati e uomini di scienza del Pinerolese
Giuseppe Croset-Mouchet
Cenni biografici
Non solo la storia, ma una fotografia di Pinerolo a metà Ottocento
A favore della guerra di liberazione
Michele Ponza di Cavour
Manuali scolastici a difesa della purezza della lingua
Un Vocabolario Piemontese - Italiano
Giacinto Carena
Cenni biografici
Un Vocabolario Metodico
Francesco Toggia
Cenni biografici
Diagnosi e la cura degli animali domestici
Comportamenti da adottare nei casi di rabbia
La veterinaria legale
Bernardino Bertini
Una ricerca sulle sorgenti di acque minerali
Un reportage scientifico sulla Germania
Vittore Ghiliani
Cenni biografici
Un catalogo delle specie di Lepidotteri
La denuncia dell'incontrollato disboscamento
Difendersi dagli insetti distruggitori
Una rete di appassionati per raccogliere osservazioni sugli insetti
Dalla Sicilia una richiesta per conoscere metodi da utilizzare contro i parassiti
Vittore Carletti
Il Cholera morbus a Pinerolo
Un'indagine conoscitiva dell'Ispettore Sanitario
Conclusioni
Per approfondire a cura di Valter Careglio |
Valter Careglio - Margherita Drago
L'ORIZZONTE DI UNA CLASSE DIRIGENTE
editore ALZANI
edizione 2011
pagine 128
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 3 giorni
15.00 €
9.90 €
ISBN : 978-88-8170-430-9
EAN : 9788881704309
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