Un placido gruppo romagnolo doc porta il suo folk sui palchi consumati di provincia, su e giù per mezza Italia, durante un'estate non meglio precisata degli anni ottanta.
Tra una serata danzante nelle balere e un festival dell’Unità, Fausto Tramonti, il caporchestra, si copre le spese, non tanto di più. Caporchestra scafato, più facile che di bocca gli esca un colpo di tromba che una parola, prova a tenere insieme sei randagi come lui, da Tommaso, suo figlio, che vorrebbe tanto laurearsi in pace che star dietro alle testiere, fino a Marcello che fa i salti moratle per conciliare il basso e la cattedra da prof. all'istituto tecnico, con scarsi risultati.
Che sia Ravenna o Sorrento, a destinazione ci arrivano stipati sul pulmino insieme agli strumenti, con un gran repertorio anni '60 e qualche pezzo tutto loro, tipo il Tango del Ragioniere la storia di un impiegato e della sua promessa sposa,
“…eran pronti già i confetti / ma una sera lei fuggì / con Giovanni Muscoletti / centrattacco del Forlì”.
Carica e scarica, si torna che è l’alba. La vita, insomma, è come l’andirivieni della fisarmonica, e non solo per i viaggi.
Sì, perché sul palco di una balera, in giacca di raso e scarpe lucide, capita di sentirsi un coglione. Ma quando uno che si fa chiamare dj Sgomma vuole mettere in versione
elettronica il Tango del Ragioniere e farne un 45 giri da discoteca, viene su un po’ d’orgoglio.
Meglio un assolo di clarino. E restare chi sei.

INDICE

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16




“Un tono ironico e divertente con uno stile attento e curato.”
L’Unità

“Questo è un bel libro. Un romanzo che fa
venir voglia di muoversi
rimanendo fermi e assortiti.”
Il Resto del Carlino

“Un libro che ha azzeccato contenuto e contenitore.”
Dispenser

“Ho visto il futuro del rock’n’roll, il suo nome Alberto Ragni"
Vibrisse