Milano, 1974. Tornano i ladri della Madonnina del Duomo.
Mentre in televisione va in onda il Rischiatutto, Lorenzo, Osvaldo e Angelo, dopo aver compiuto il furto impossibile, sono ancora nei guai. Anzi, la situazione è peggiorata: il pubblicitario annega nei debiti di gioco; l'oste ha sempre meno tempo per riscattare la trattoria con bocciofila; e quello che era un fiorista riceve una proposta indecente. Ma compiuta la prima impresa, íl terzetto non teme più niente e s'azzarda a tentare l'intentabile, rischiare tutto. Tornano i "nostri" e con loro le atmosfere della metropoli degli anni Settanta, tra attrici scritturate per sceneggiati di successo, giovani attivisti che s'innamorano della figlia del capo, poliziotti malinconici con la faccia da Serpico ed un cuore da Zagor, ladri, imbroglioni, baltrocche, tartari, deserti, case, ringhiere, giornalisti decaduti con toupet, cantanti emergenti per agenti saccenti, fino a un faccia a faccia con Mike Bon-giorno, in un susseguirsi di imprese criminali e nobili gesti. Questa volta un colpo non basta!
Se pensavate lo spettacolo fosse finito, sappiate che invece comincia ora. Fiato alle trombe, Turchetti!
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Un minuto prima del Rischiatutto
Mercoledì 6 febbraio 1974, Fiera Campionaria, studi esterni Rai, ore 17.17
"Fiato alle trombe, Turchetti!".
Poi tossicchia, tira fuori la lingua, la guarda allo specchio, stringe la cravatta, e borbotta. Ha fatto la storia fino a qui, non sarà un po' di mal di gola a fermarlo. L'America, la guerra, i partigiani, i tedeschi che volevan fucilarlo, il carcere, l'Italia. La televisione l'ha inventata lui. Anzi no, non è vero. Di più. La televisione lui l'ha messa nelle case della gente. Tossisce, più forte, per schiarire la voce, solleva un braccio, e declama: "Fiato alle trombe, Turchetti!"
Eccolo. Così va bene. Bussano. È l'assistente di produzione: "Signor Mike? Stiamo per cominciare... se è pronto...".
Lui non si volta. Guarda l'assistente riflesso nello specchio. È pronto. E l'assistente riaccosta la porta e prosegue nel suo giro.
Fuma. Lentamente e assaporando, perché con questi chiari di luna le sigarette vanno razionate e ben gustate. Stira malamente dei fogli che ha recuperato dentro a un cestino dell'immondizia, accartocciati. Che brutta fine, pensa. Che ironica, maligna, brutta fine. Una vita trascorsa con sacrificio e onestamente, accartocciata e gettata in un cestino dell'immondizia. Nascondendosi, a gennaio, all'interno dei locali della fiera, dietro lenti scure, sotto un toupet per sembrare un altro. Fuori piove e si gela. Dentro le sue mani sono comunque di ghiaccio. Ha sete. C'è una scritta bianca, Fernet Branca, che si vede fuori dalla Fiera, una rèclame gigantesca che gli solletica il gargarozzo. Gli scalderebbe le estremità, un goccetto. Estrae la sua penna dal taschino e si mette ad appuntar qualcosa su quei fogli spiegazzati. Una voce fuori campo lo distrae, stanno chiamando qualcuno, stanno chiamando lui:
"Allora, venga, venga che inizia la puntata. Si sbrighi, il Rischiatutto non aspetta".
Riaccartoccia i fogli, li infila nella tasca interna della giacca. L'assistente di produzione si indispettisce: "Che roba è quella? A che le servono quei fogli? Dia qua, faccia vedere!".
[..]
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Riccardo Besola - Andrea Ferrari - Francesco Gallone
OPERAZIONE RISCHIATUTTO
editore FRILLI EDITORI
edizione 2014
pagine 204
formato 13x19
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
9.90 €
8.40 €
ISBN : 978-88-7563-959-4
EAN : 9788875639594
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