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| OMBRE DEL PASSATO |
| Un inaspettato e casuale incontro ha aperto, nei ricordi del protagonista, uno squarcio nel suo passato. Durante un'estate di molti anni prima, la sua adolescenza, in una tranquilla comunità agreste, era stata funestata da alcuni tragici avvenimenti troppo facilmente archiviati e troppo presto dimenticati. L'imprevedibilità del destino offre ora allo stesso protagonista la possibilità di svelare i misteri di quel tempo lontano. La scoperta lo lascerà sconvolto e lo metterà di fronte ad un difficile dilemma. ...la pioggia cadeva incessante, ma almeno non era grandine. In mezzo a quel frastuono di tuoni e lampi i tre uomini videro che la scarica aveva abbattuto un grosso rovere vicino alla strada sbrindellandogli il tronco come fosse un fuscello... |
Capitolo I Ero appena uscito dall'ufficio di una cliente, saranno state circa le tredici, e avevo dovuto gentilmente declinare l'invito a pranzo offertomi. Presi al volo la metropolitana a Cadorna per tornare al parcheggio di Lampugnano dove avevo lasciato l'auto. Mi sarei fermato solo all'autogrill di Novara per mangiare un "boccone" perché in studio mi attendevano per le 14,30. I vagoni della metro a quell'ora erano quasi vuoti; alle sei fermate intermedie salirono solo una decina persone, così il treno arrivò in fretta a Lampugnano. Salii le scale di corsa e, trafelato, uscii dalla porta a vetri della stazione della metropolitana. Scorsi seduto su una delle panchine di pietra situate all'esterno della biglietteria con le gambe avvolte in una sudicia trapunta un vecchio barbone: - Strano, - dissi tra me e me, - a quest'ora di solito sono in giro per la città a mendicare. L'uomo stava mangiando un panino, appoggiato a terra vicino a lui giaceva adagiato su un lato un contenitore tetrapak di vino, evidentemente ormai vuoto. Indossava un cappotto scuro sdrucito e sul capo portava un berretto di lana scolorito, inclinato su un lato, che gli lasciava scoperta una parte della testa. Lunghi capelli bianchi unti gli scendevano fin quasi sulle spalle e facevano da corollario alla barbaccia incolta. Mi osservò, ma subito abbassò gli occhi mentre addentava il panino con i radi denti giallastri. [..] |
 
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