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| IL MIO NOME E' DANIELA |
| Il mio nome è Daniela nasce da un incontro casuale su una spiaggia ligure. Due sconosciute si avvicinano, si conoscono, si piacciono. Nasce un'amicizia, nasce la voglia di raccontarsi. Il romanzo è costituito dalle confessioni di Pina e Daniela, le loro vite, le gioie, le speranze, i drammi di tutta un'esistenza. Un'avvincente storia di donne, protagoniste e vittime di un mondo spesso senza pietà. ... opera molto ben costruita, viva, originale, significativa. Franca Benedusi ha ampliato efficacemente tempo e spazio, uscendo fuori dalle Langhe e dalle memorie del suo passato; ha moltiplicato i personaggi, conservando la lucidità e la cordialità del suo stile. Ha fissato suasivamente il punto centrale della vicenda nel paese ligure e nelle due protagoniste che raccontano le loro esperienze che diramano dai loro incontri. Bella è la pienezza del cuore con cui la storia di Pina e di Daniela è espressa dall'autrice... Giorgio Barberi Squarotti |
È una splendida giornata di primavera e sono al mare in un piccolo paese della Riviera ligure. Ogni anno, prima che terminino le scuole, mi reco li per respirare aria buona e per ascoltare la voce del mare. È mattino presto e sono già in piedi. Un concerto festoso di canti di uccelli mi ha svegliata. Ho aperto gli occhi sorridendo e percependo una sensazione strana. Ho sorseggiato il caffè velocemente per poter correre sulla riva del mare. Qualcosa sembrava spingermi in quella direzione. Ho attraversato la piccola pineta sentendo le cinciallegre e gli usignoli far festa. Ho voltato gli occhi in alto per scorgerli tra il verde, ma non ho visto altro che piccoli rami dondolare leggermente. Ho sorriso al canto e all'azzurro intenso che, a chiazze, scorgevo tra i rami e vedevo brillare come oro baciato dai primi raggi di sole. In breve raggiungo la riva del mare. La piccola spiaggia è deserta e questo fatto mi rende immensamente felice. Spontaneamente mi vien da canticchiare e quasi senza accorgermene ripeto piano piano: "Acqua azzurra, acqua chiara ... con le mani posso finalmente bere ... "Il sole intanto mi abbraccia con tiepidi raggi e sembra invitarmi ad avvicinarmi il più possibile all'acqua. Io l'ascolto. Scelgo un grosso masso messo con tanti altri a formare un piccolo molo. L'acqua del mare è azzurra, limpida e chiara: è proprio come nella mia canzone preferita. Sento in me una musica dolce, avverto una sensazione strana: guardo all'orizzonte e la lieve linea che separa l'acqua dal cielo sembra infuocata. Sembra che là stia accadendo qualcosa: uno scintillio intenso è accompagnato da una luce che non può star ferma e che si diverte a danzare un po' con l'acqua per poi alzarsi nel cielo infinito ed in esso espandersi sempre più in alto. [..] |
 
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