Una ricerca storica sulla Resistenza diventa una drammatica vicenda personale, connessa allo stesso feroce evento sul quale si sta indagando.
Non solo un apologo sulla verità e il suo contrario, ma anche un'amara metafora sulla giustizia degli uomini.
INTRODUZIONE
di Renato Cambursano
Senatore della Margherita
Scrive Miguel de Cervantes nel Don Chi sciotte: « ...gli storici devono essere esatti, veritieri e spassionati; né l'interesse o il timore, il rancore o la simpatia devon farli deviare dal cammino della verità, di cui è madre la storia, che ben può essere detta emula del tempo, archivio dei fatti, testimonianza del passato, esempio e ammonizione del presente, insegnamento dell'avvenire». Belle parole. Peccato però che il grande madrileno non abbia considerato la scarsa predisposizione avuta da sempre - ieri come oggi, oggi più di ieri - dell'uomo, storico e non, nei confronti della verità.
Agli albori della vita, infatti, Dío (Genesi 4, 9) chiese a Caino: «Dov'è Abele tuo fratello?», ed egli rispose: «Non lo so; sono forse io il guardiano di mio fratello?» Ma noi sappiamo che Caino, il quale già aveva ucciso Abele, spudoratamente mentì, e lo fece, si badi bene, rispondendo non alla domanda di un qualsiasi inquisitore, ma a quella postagli dall'onnisciente Eterno, al quale era assolutamente inutile mentire. Eppure lo fece.
Ma Dio, che aveva precisa nozione della dissennata natura degli uomini - Adamo, amarissima metafora, non era forse stato da Dio stesso plasmato nel fango? - perdonò sapendo che l'impostura era castigo sufficiente per chi, avendo disobbedito, andava ormai alla deriva tra gli infiniti triboli della quotidiana esistenza.
Data la premessa, come conciliare allora l'impegno di quanti frugano nell'acqua sporca della storia col dovere morale del rispetto della verità, un dovere di cui si è sostanzialmente incapaci non solo per natura ma anche per credo politico, cultura, censo, voglia di guadagno, desiderio di notorietà?
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INDICE
INTRODUZIONE
di Renato Cambursano Senatore della Margherita
PREFAZIONE
di Pier Paolo Rivello
Procuratore militare della Repubblica presso il Tribunale militare di Torino Professore di procedura penale
presso l'Università Bocconi di Milano
UNO
Cùdine: 5 marzo 1944
DUE
Una tragica storia
TRE
L'uomo in fuga
QUATTRO
Il Comandante
CINQUE
Una duplice sorpresa
SEI
I conti non tornano
APPENDICE
Nel nome del padre
BIBLIOGRAFIA
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Gianfranco Madeddu - Andrea Biscaro
NERO CUDINE
editore ANGOLO MANZONI
edizione 2006
pagine 192
formato 14x22
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.00 €
12.00 €
ISBN : 88-88838-64-3
EAN : 9788888838649
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