CRAPERI PUTTANA!!! Gigantesco e fluorescente, oltremisura greve nella turpe iattanza di una pletorica enfatizzazione, l'apodittico ignobile ossimoro andava sicuio a bersaglio, dritto dal basso fabbricato dinnanzi, sugli occhiuti finestroni della scuola.
la craperi è una baldracca da 4 soldi, rilanciando specificava, di traverso alla porta principale del medesimo istituto, l'osceno spruzzo verde bile sottomesso con proterva intenzione al calpestio sfottente dell'orda studentesca.
www.craperitroiadoc.org, scimmiottavano cretini e maligni, facendo scurrile spicco sul nero liscio della recente asfaltatura, gli pseudositi color fucsia sparsi, a completare una molteplice offensiva, in tutto il posteggio contiguo al "Gerolamo Fracastoro".
C
Canaglia, la memoria riapre ferite ancor fresche nello spirito, allontanando così la professoressa Craperi, che delle donne erudite ha per certo il colon pigro, dall'alto grado di coinvolgimento necessario ad espletare un'importante e delicata, purtroppo non quotidiana, funzione. A dispetto d'un notevolissimo sforzo, testimoniato dalle smorfie che s'alternano nel volto tendente ormai al color prugna, per l'impresa si profila una conclusione senza gloria.
Ben sapendo come ostruzioni ed ingorghi possan tribolarla nell'impegno a conseguire un vitale obiettivo, la mirabile programmatrice si è concentrata per tempo sui saperi acquisiti attraverso l'annoso dialogo con una poco pervia interiorità. Poi, decisa ed ottimista, classica nel malacodiano palesare andando la propensione al cimento, ha guadagnato l'abituale solitario teatro delle diuturne sfide con se stessa. Volontà e diligenza però non sempre bastano, così la battaglia in corso sembra destinata, come tante altre simili purtroppo, a chiudersi con un nulla di fatto. A questo punto, anche perché i motivi dell'ennesimo smacco sono chiari, è davvero irrealistico immaginar d'inebriarsi con l'olezzo della vittoria.
Lungi dallo stimolare, come dovrebbero, corpo ed anima all'auspicata feconda sintonia, l'asettico raccoglimento del recesso e la mistica solitudine dell'attimo attizzano in combutta il dolore d'un mai sanato vulnus. Maramaldeggia, la memoria, violando un'intimità che l'accanimento d'ogni altro nemico rispetterebbe; masochistici pensieri s'incaponiscono a guazzare nelle buie sentine limacciose della frustrazione ripescandovi acri scorie di rabbia. Presentatesi nel momento meno acconcio, le immagini di un'orrenda violenza subita distolgono la vittima dal portare a buon fine l'operazione con grandi aspettative intrapresa.
Disgraziatamente, l'inesorabile venir meno della fiduciosa calma iniziale genera ulteriore scapito: la donna per cui il tempo è moneta fa mezza cilecca pure nell'ufficio che, in subordine, era convinta di poter sbrigare. Testimoniando una scarsa tonicità psicofisica della correttrice, il pacco delle verifiche d'Italiano scema infatti con inusitata lentezza sul cesto per la roba sporca che, promosso a temporaneo leggio, si crogiola tra le cosce creativamente divaricate dall'esperienza di un'autentica professionista. Il vaglio della smaliziata pedagoga, soltanto un pro forma grazie all'uso dei collaudati parametri personali
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L'autore proclama e garantisce come al solito, ma se potesse con maggiore determinazione, che nessuno dei personaggi, fatti o luoghi di questo romanzo ha un seppur minimo riscontro nella realtà. Ogni accostamento e qualunque identificazione con l'esistente od esistito dovrà ritenersi nulla più che il frutto di un disdicevole arbitrio. |
Paolo Meinero
A NATURALE GRANDEZZA
editore L'ARTISTICA
edizione 2009
pagine 198
formato 12x21
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.00 €
6.90 €
ISBN : 978-88-7320-217-2
EAN : 9788873202172
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