Questo
libro vuole aiutarci a non dimenticare un passato forse più semplice,
ma certamente provvisto di una propria forza e di una tradizione millenaria
in cui magia e religiosità, lotta per l'esistenza e attenzione per
la spiritualità, convivevano intensamente.
Senza dubbio si tratta di un patrimonio ricchisssimo, ogni giorno sempre
più sprovvisto di memorie vive che sappiano riportarci la fragranza
di una cultura di cui tutti siamo figli. Oggi che le voci dei nostri vecchi
sono sempre più flebili - e in tanti casi ormai mute - abbiamo il
dovere di non dimenticare il ruolo della cultura popolare; dobbiamo cercare
di salvaguardarla, senza enfasi e con il necessario equilibrio, per non
perdere di vista la nostra identità, le nostre radici, il nostro
modo di essere nella storia. Un modo di essere connaturato, che talvolta
ci ha fatti crescere con la consapevolezza che in alcuni luoghi masche
o forse faje, poco importa, si ritrovino per ballare e adescare i
meno attenti, trascinandoli così nel loro vortice colmo di mistero.
Un modo di essere che ci ha anche insegnato ad ascoltare gli spiriti e i
folletti: figure senza nome di un mondo rimasto inscritto nel nostro Dna.
Per sempre.
Le pagine di questo volume ci indicano il modo per guardare al nostro passato
con orgoglio, con soddisfazione, in qualche caso con rimpianto. Oggi più
che mai l'uomo ha bisogno di un punto di riferimento: corre troppo, medita
pochissimo, si proietta nel futuro perdendo di vista ciò che effettivamente
è e ciò che è stato.
Nello smarrimento generale, spaziale e culturale, l'uomo perde se stesso:
non si ricosce più. Si sente privo di identità, stravolto
dalla dimensione del tempo reale, dalle suggestioni gianiformi della globalizzazione.
Consapevoli che la tradizione popolare non è espressione di una sola
regione, o di un solo paese, gli uomini devono contribuire alla riscoperta
e alla conservazione della cultura popolare degli antenati. Questa memoria
va rinnovata, quando è fattibile e nella giusta misura, per poi affidarla
ai figli. In questo modo sarà possibile educarli ad amare il passato
recente che oggi, alla luce della nostra esistenza contemporanea, sembra
così lontano.
Immensamente lontano.
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AVVERTENZE
PER I LETTORI
Questo libro non intende porsi come uno strumento di approfondimento,
ma come un mezzo semplice e immediato per prendere coscienza di alcuni
dei numerosi aspetti del folklore piemontese. Nelle pagine che seguiranno
i Lettori troveranno tante notizie, curiosità, fatti e vicende
- colti in aree geografiche e contesti cronologici molto diversi - in
alcuni casi ormai relegati alla storia e altri invece ancora vivi nella
tradizione popolare. Di tutti però saranno tracciate le peculiarità,
gli aspetti principali, le atmosfere. Naturalmente, anche in relazione
al tipo di collana, non è stato possibile affrontare scientificamente
i singoli fatti, poichè ciò avrebbe richiesto molto spazio
e avrebbe conseguentemente imposto di ridurre la documentazione, circoscrivendo
l'analisi solo ad alcune esperienze. In accordo con l'Editore, si è
pensato di offrire, in questa sede, un'articolata documentazione, proponendola
ai Lettori in un tracciato lineare. Naturalmente la bibliografia potrà
essere un primo utile strumento per chi fosse interessato ad approfondire
alcuni aspetti dei temi trattati. Inoltre l'autore è a disposizione
per fornire indicazioni, studi specifici e altre notizie.
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Massimo Centini
NASCERE VIVERE MORIRE
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2001
pagine 152
formato 17,5x25
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
16.50 €
12.90 €
ISBN : 88-8068-170-2
EAN : 9788880681700
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