Di Napoli è stato detto: o la si ama o la si odia. La sua personalità è così forte da non ammettere indifferenza. E la città è, prima di ogni altra cosa, l'espressione della sua gente: del suo calore, delle sue passioni, delle sue contraddizioni. Proprio Napoli è la protagonista di questo racconto, che percorre quasi un secolo della storia cittadina soffermandosi su avvenimenti, personaggi indimenticabili, luoghi d'arte dal fascino misterioso.
Il palcoscenico di questa grande rappresentazione è un ambiente che fa parte della storia di Napoli: il ristorante Mimì. alla Ferrovia, ai cui tavoli si sono seduti Totò e Lucio Dalla, Enzo Biagi e Michael Schumacher. Questo è il punto di incontro in cui i napoletani (e non solo) di qualunque estrazione sociale e professione da decenni si riuniscono per celebrare i riti della migliore gastronomia partenopea; davanti a un sartù di riso, ai celeberrimi peperoni ripieni, alle golose tentazioni di babà e sfogliatelle le fatiche e le miserie della vita si dissolvono per lasciare spazio all'eterna magia della città tra il mare e il Vesuvio.
INTRODUZIONE
Questo libro è dedicato alla memoria. O meglio: ai luoghi della memoria. Parlare di Napoli e della sua storia recente, del suo ultimo mezzo secolo, significa spaziare dalla fine della Seconda guerra mondiale ai giorni nostri. Un esercizio apparentemente abbordabile, almeno per chi è abituato a fare i conti con la Storia.
Tuttavia in questo caso si è deciso di procedere in maniera alternativa, acquisendo come punto di osservazione un luogo preciso e filtrando gli avvenimenti degli ultimi 67 anni attraverso le vicende di un nucleo familiare. Un ristorante e una famiglia. Idea apparentemente originale, se non bizzarra. Qui va fatta subito una premessa. Dal 1943 a oggi molte cose sono cambiate: molto è stato spazzato via dalla modernità, molto altro - aggiungerei "per fortuna" - è riuscito a conservarsi. Nel rapido scorrere della vita lo stress oggi la fa da padrone, condizionando pesantemente ritmi e costumi. Si preferisce "apparire" più che "essere": il rischio di perdere qualcosa di buono (e di indispensabile) è elevato.
La posta in gioco - alta - resta sempre la perdita dei ricordi. E di una memoria condivisa. Certo, ciò che chiamiamo "tradizione" continua orgogliosamente a resistere, al Sud come al Nord. Ma il ricordo no, quello va spesso inesorabilmente verso un lento processo di evaporazione.
Ecco dunque l'idea di provare a raccontare una città riannodandone i fili sparsi e facendoli passare attraverso un luogo.
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INDICE
PREMESSA
Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Mimì, la gente e la città
Le ricette di Mimì |
Giuseppe Crimaldi
NAPOLI E' SERVITA
editore GRIBAUDO
edizione 2010
pagine 160
formato 14x21
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
12.00 €
ISBN : 978-88-580-0026-7
EAN : 9788858000267
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