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| 'NA BRUTA STORIA |
| È il primo volume di una saga che comincia dalla fine, cioè quando il personaggio principale è ormai vecchio e giunto al capolinea della sua esistenza, si rivolge a un amico con una missiva nella quale ha modo di rievocare gli eventi che gli permisero di conoscere uno sperduto comune montano, e i suoi impagabili abitanti. Un romanzo corale, nel quale si intrecciano le vite di numerosi personaggi, ma dove la presenza di figure femminili è determinante. Adelaide, la perfida e vegliarda perpetua del paese, una piaga per l’intera comunità. Eleonora, la tenutaria della bettola, con un carattere reso aspro dalle avversità della vita. Desolina, orfanella dolce e pulita, che si adegua alla dura vita dei monti, pronta per aiutare la nonna Cesarina, una sorta di masca buona, profonda conoscitrice della natura e, soprattutto, dell’indole umana. |
‘Na bruta stòria è sostanzialmente una storia “gialla” con sfumature di una sana ironia, che a prima vista può sembrare ingenua, ma racchiude in sé tutta la saggezza contadina. Il romanzo, scritto con semplicità, ma non per questo privo di colpi di scena, narra le avventure del protagonista, Pautasso Amilcare, maresciallo dei Carabinieri Reali di fresca nomina, che viene destinato a dirigere una piccola Caserma situata lungo la Valle dell’Orco, con giurisdizione su una vasta zona del territorio circostante. Abituato alla vita di città, il comprensorio gli è decisamente sconosciuto ma, animato da tanta buona volontà, si adatta volentieri a studiare usi e costumi della gente locale. Chiamato in causa dal parroco di Ribordone, un borgo montano della Val Soana, allo scopo di dirimere una controversia sorta tra la chiesa e la dirimpettaia Osteria del Africano, il maresciallo parte da Locana, dov’è sistemata la Caserma, in compagnia di due fidi gendarmi, Pappafico e Minichelli, ragazzi del profondo sud e pertanto anche loro immersi in territorio ostile. Con loro c’è l’interprete Bernardo, un individuo del luogo che si esprime per proverbi e massime dialettali, mentre molti altri personaggi secondari contornano e solidifi cano l’ossatura della trama, fornendo una visione del tempo e della vita di montagna. Il maresciallo, giunto a destino, si trova coinvolto in una serie di eventi, talora comici, tal altra drammatici, dei quali serberà memoria per tutto il resto della sua vita. |
 
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