INTRODUZIONE
La scelta di un itinerario da consigliare è sempre personale e molto difficile, in quanto non è semplice capire e soddisfare le aspettative del variegato mondo dei motociclisti.
Nel caso del Piemonte, la varietà e la bellezza dei percorsi rendono particolarmente ardua la scelta: non si vorrebbe tralasciare nulla, dallo sterrato appassionante alla mulattiera impegnativa, dalla stradina asfaltata interpoderale tra i vigneti, alla classica statale veloce e inebriante che conduce al mare.
Seguo quindi la mia inclinazione, privilegiando strade lente e tortuose, asfaltate, ma escluse dalle linee direttrici classiche. In un solo caso, per il percorso n° 9, ho descritto un itinerario interamente fuoristrada o, per essere più precisi, su strade sterrate, scelto tra i più classici delle Alpi, quello della Via del Sale, mentre in altri due casi ho inserito una variante con un pezzo di sterrato.
Si tratta forse della mia passione per gli sterrati che a volte emerge prepotentemente, o forse è la mia profonda ammirazione per le Alpi cuneesi di cui sono letteralmente innamorato che mi ha un po' preso la mano, ad ogni modo ritengo che una guida di itinerari motociclistici in Piemonte debba assolutamente includere almeno un percorso scelto tra la Via del Sale, la Strada dei Cannoni o Napoleonica e la Strada dei Forti e dell'Assietta. Sono tre classici del fuoristrada che riportano il pilota al fascino dei tempi in cui tutte le strade erano sterrate e la moto era un mezzo economico e affidabile per viaggiare e per raggiungere luoghi altrimenti accessibili solo a piedi o a dorso di mulo.
Le indicazioni sono infatti dedicate a un'utenza turistica interessata a fruire del territorio e ad interagire con esso, piuttosto che a sfrecciare velocemente sul nastro d'asfalto godendo solo del viaggiare in se stesso.
Ovviamente, una scelta di questo tipo obbliga a tempi di percorrenza molto più lunghi di cui bisogna tenere conto nella programmazione della vacanza, dal momento che esige maggiore attenzione nella guida su percorsi frequentati da pedoni, macchinari agricoli e animali e, soprattutto, richiede tempo e attenzione da dedicare ai "luoghi sacri" dell'arte, della natura e, non ultima, dell'enogastronomia locale.
Gli approfondimenti dedicati ad ogni itinerario non hanno la pretesa di segnalare tutto il patrimonio architettonico e artistico di una zona, né tanto meno di presentare l'elenco delle aree di interesse naturalistico o sportivo; sono semplici spunti per una visita al territorio, scelti tra le mille possibilità, a volte privilegiando aspetti classici e conosciuti, altre volte indicando situazioni e luoghi meno noti, ma non per questo meno degni di interesse.
Con grande orgoglio confermo la presenza di una rete di strutture ricettive di ottimo livello, che ho avuto modo di testare come effettivamente adatte alle esigenze del motociclista.
Nel territorio di Langhe e Roero, grazie ad un'iniziativa promossa dall'Ente Turismo e dall'Associazione Albergatori, seguita da me personalmente e da un gruppo di validi collaboratori, si è iniziato un lavoro interessante rivolto all'utenza a due ruote. Un gruppo di strutture selezionate e contraddistinte da un simbolo convenzionale, ha accettato con entusiasmo di riservare un'attenzione particolare alle esigenze dei clienti motociclisti.
Con altrettanta soddisfazione posso garantire anche l'efficienza del servizio di supporto offerto dall'Ente Turismo di quella zona in caso di necessità o semplicemente per reperire informazioni. Lo stesso ente ha preparato dei pieghevoli in tre lingue per illustrare le opportunità motociclistiche delle Langhe e del Roero ed ha aperto un sito dedicato a questa iniziativa dal quale è possibile scaricare il road-book di quattro itinerari (www.motorbike.langheroero.eu).
Spero che questa iniziativa, ispirata a progetti simili visti in Austria e Germania, possa essere seguita in futuro da tutte le aree turistiche del Piemonte. Nel frattempo, qualunque sia la vostra cavalcatura, dallo scooter cittadino alla grossa enduro africana, consiglio a tutti massima prudenza e rispetto per il codice della strada e per l'etica comportamentale. Infine, auguro agli appassionati lettori un grandissimo divertimento.
Buon viaggio e buona permanenza in Piemonte.
Fabrizio Bruno Ottobre 2009 |
INDICE
1. Il re di pietra
Variante: andata e ritorno alle sorgenti del Po
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2. Le montagne olimpiche
Varinte: salita al Sommelier
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3. Il canavese e il Gran Paradiso
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4. A spasso nel Monferrato
Variante: Castelnuovo Don Bosco
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5. Quattro curve nel Biellese
Variante panoramica e Piedicavallo
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6. Estremo Nord
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7. Week-end ai laghi
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8. La collina della capitale
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9. Un po' di fuoristrada
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10. I grandi colli del ciclismo
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11. Le Alpi del Mare
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12. Un po' in Piemonte, un po' in Riviera
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13. Le sette sorelle della Granda
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14. Roero, terra ritrovata
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15. Le strade del vino
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16. Le case di pietra
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17. Dal lago al mare
La variante: una via classica per il mare
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18. Motorelax alle terme
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19. L'incontro di quattro Regioni
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20. Pianura padana piemontese
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21. Al centro dell'asse Torino-Milano
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22. L'oro del Piemonte
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Fabrizio Bruno
MOTOTURISMO IN PIEMONTE
editore CLAVILUX
edizione 2009
pagine 214
formato 12x21
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN :
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