Vera COMOLI
Direttore della Scuola di Specializzazione in Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali del Politecnico di Torino
PRESENTAZIONE
Una scelta per certo non accattivante quella della copertina di questo volume. Soltanto il primissimo piano della fotografia, con arbusti spogli aggrappati alle rocce delle pareti del castello di Montjovet, richiama in qualche misura la non estraneità del borgo attuale rispetto a un contesto e a un territorio ai quali vorremmo pervicacemente appoggiare il nostro pensiero - forse stereotipo - di paesaggio. In realtà ciò che la fotografia mostra spietatamente è proprio il paesaggio della nostra contemporaneità con la stratificazione di fenomeni e di processi che prescindono completamente da una vagheggiata ideologia, ma che ci forzano a fare i conti - di analisi critica ma anche di prospettiva progettuale di valorizzazione - con la dura realtà ereditata dal passato recente.
Vale ancora una volta la considerazione che la tutela ha perso la sua battaglia di salvaguardia a fronte soprattutto delle opere di infrastrutturazione del territorio, per cui sembrano quasi commoventi i patetici, e pure encomiabili, tetti in pietra imposti dalla normativa edilizia locale, frammisti educatamente alle antiche falde monodirezionate lungo la storica strada di attraversamento, asse rettore dell'urbanistica del Bourg di Montjovet.
La scelta per questa fotografia di copertina non è stata affatto casuale, ma è l'indizio chiaro e ammonitore della realtà autentica di gran parte dei nostri borghi alpini: non è infatti soltanto di quelli archeologicamente pervenuti come componenti essenziali di un paesaggio altrettanto archeologicamente amabile e agréable che intende trattare la ricerca della nostra Scuola, ma anche - forse soprattutto - di quelli disperatamente travolti da eventi che ne hanno reso apparentemente illeggibili i segni di qualità e di valore. Ma, se il fine è una autentica valorizzazione del territorio, anche le realtà scomode non potranno essere dimenticate in un modello di schedatura aggiornato, come si prefigge di proporre questo nuovo studio dell'Atelier Aosta. Pertanto, rimossa la tentazione di annullare con il computer le macchine, ma ancor più i segni troppo invasivi di volumetrie eccessive, di arginature fluviali cementifícate, di canali, dí condotte forzate (rispetto a cui i tracciati ferroviari sembrano del tutto indolori), la suddetta copertina si pone alla attenzione come caso-studio del tutto pertinente ed emblematico.
La traccia perseguita dalla Scuola nelle sue ricerche e nelle sue pubblicazioni edite si è dipanata da anni - soprattutto nel territorio della Valle d'Aosta - secondo una sicura traiettoria che ha più volte toccato il tema dei borghi alpini e del loro rapporto con il territorio e con il paesaggio: l'elenco degli studi non è breve e ha visto la pubblicazione già nel 1995 delle ricerche su Moron di SaintVincent e del suo territorio storico, nel 1996 gli atti del Convegno sui beni architettonici e ambientali, nel 2003 un impegnativo progetto-guida per i borghi minori montani con studi ed esperienze a Leverogne (Arvier).
Il proseguimento di quelle esperienze didattiche e di ricerca ha portato ora, con questo nuovo libro curato da Chiara Devoti, all'approfondimento e alla sistematizzazione dei problemi connessi con la schedatura e la catalogazione degli elementi edilizi, urbanistici e territoriali di un borgo minore, dalle impostazioni teoriche alle applicazioni concrete utili per la messa in circuito applicativa di una Scheda aggiornata e fruibile dagli enti preposti alla tutela, alla salvaguardia, alla valorizzazione del territorio. Importante e inedita è stata anche la sperimentazione del confronto con i casi stranieri.
La stretta collaborazione che la Scuola di Specializzazione ha instaurato con studiosi e con i funzionari delle Istituzioni valdostane è stata infatti occasione di una fertile crescita comune nel difficile percorso didattico e scientifico di una ricerca mirata a concrete ricadute sul territorio, tema che ci è caro e che è stato sempre perseguito dalla Scuola. |
SOMMARIO
Presentazione
Vera Comoli
LE IMPOSTAZIONI TEORICHE
L'indagine sui borghi nell'ambito dell'Atelier territoriale per la Valle d'Aosta
Chiara Devoti
Dal catalogo per oggetti al catalogo informatizzato per sistemi territoriali
Clara Palmas
Il catalogo dei Beni Culturali della Valle d'Aosta
Cristina De La Pierre
Dai beni culturali ambientali ai sistemi culturali territoriali. Il caso di Montjovet e il dibattito attuale
Chiara Devoti
Alcuni problemi e criteri nella progettazione di una scheda di Borgo: il caso di Montjovet e la gestione della documentazione d'archivio
Laura Guardamagna
I materiali da costruzione della tradizione nella proposta di una nuova schedatura Luisa Stafferi, Maurizio Gomez Serito
LE APPLICAZIONI
Per una definizione del vocabolo "borgo"
nell'ambito territoriale
Anna Aloisi Guagrande
Un percorso di conoscenza per la schedatura del borgo di Montjovet. Il sistema territoriale
Luigi Imparato
Un percorso di conoscenza per la schedatura del borgo di Montjovet. Il nucleo
Tiziana Malandrino
Una lettura storica del territorio e dell'insediamento di Montjovet: le strade, i castelli, il borgo
Luigi Imparato, Tiziana Malandrino
Sperimentazioni extraeuropee del modello:
Puebla in Messico
Marcial Mdrquez Ordónez
Sperimentazioni extraeuropee del modello:
un quartiere di Hanoi in Vietnam
Nguyen Tuan Thanh
Protocolli internazionali di lettura dei caratteri costruttivi rurali: modelli ed esperienze italiani e modelli messicani
Valeria Valero
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI GENERALI
a cura di Chiara Devoti |
MONTJOVET
editore CELID
edizione 2005
pagine 122
formato 22x22
brossura
tempo medio evasione ordine 6 giorni
12.00 €
8.40 €
ISBN : 88-7661-635-7
EAN : 9788876616358
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