Le sue fotografie ci rendono partecipi di questi sentimenti, ma ci fanno anche provare un po' di invidia per quel particolare, irripetibile sapore di neve delle famose "neiges d'antan". Vediamo infatti le meire, i boschi ed i pendii sepolti da un innevamento non solo abbondante, ma consolidato da nevicate successive che, a partire dai primi di novembre creavano un fondo duraturo per tutto l'inverno. Ed ancora, nelle foto di discesa (più rare perchè, quando gli sci ti portano veloci verso valle, chi ha voglia di fermarsi per fotografare o essere fotografato?), ci pare di riconoscere la diversa qualità della neve: quella che si impara a valutare a vista (farinosa, crostosa, gelata, trasformata...), e poi a sentire sotto gli sci prima e durante la curva.
PRESENTAZIONE
Da un'idea buttata lì anni fa, ripresa dopo alcuni anni, dopo un'accurata e laboriosa scelta del materiale, prende il via quest'opera, che vede la luce proprio all'inizio del secondo centenario di vita della nostra sezione, segnando così un ideale collegamento tra passato e futuro.
Siamo quindi lieti e onorati di aver concesso il patrocinio del nostro sodalizio a questo libro di immagini, che ci riportano indietro negli anni, ricordandoci i nostri nonni o i nostri padri: alcuni di loro percorrevano le montagne per studio e per divertimento, altri vi conducevano una vita di duro lavoro.
Molti di questi scatti ci presentano l'ambiente "incontaminato" della montagna, quando raggiungere la base di partenza era molto più difficile di oggi; quando i mezzi di trasporto non erano così diffusi e affidabili, e percorrere le strade era un problema non indifferente.
Anche l'attrezzattura e l'abbigliamento erano molto diversi dagli attuali, e molto più simili a quelli della vita cittadina.
Eppure anche a quel tempo molte persone percorrevano le valli, raggiungevano i colli e le cime in ogni stagione, per passione, per amore della natura, oltre che, da non dimenticare, per studiare i percorsi e i sentieri dandone poi esaurien-
ti descrizioni in articoli e guide che ancor oggi leggiamo e consultiamo con grande interesse. Un esempio in questo senso è stato sicuramente Mario Bressy che tra gli anni '30 e '50 ha percorso e fotografato le nostre valli, animato dalla passione dello studio e dell'avventura, la stessa dei nostri padri fondatori, che aveva portato Quintino Sella nel 1863 a salire il Monviso e fondare il Club Alpino Italiano.
Durante i suoi "viaggi avventurosi" molte sono state le immagini realizzate - molte di più di quelle riprodotte in questo libro - raccolte in un archivio di inestimabile valore.
Un patrimonio che la famiglia ha voluto affidare alla sezione saluzzese dove il Bressy prestò la sua opera e ricoprì la carica di presidente per vari anni. Qui le sue fotografie vengono custodite gelosamente e sono ora a disposizione di quanti desiderino prenderne visione.
Lascio dunque la parola a chi saprà raccontarci la vita e l'opera dell'autore evidenziando il senso e il valore di queste immagini che a distanza di anni ancora ci affascinano, facendoci riflettere su quanto da allora il nostro mondo sia cambiato.
Il presidente
FRANCO GALLIANO |
SOMMARIO
Presentazione
di FRANCO GALLIANO, Presidente CAI Sez. Monviso
Caro "lettore di Palermo"
di PIERO DEMATTEIS
Mario Bressy, il Club Alpino, la famiglia, la fotografia
di GIUSEPPE BASSIGNANO
Mario Bressy, storico dell'arte
di GIORGIO ROSSI
Rifugi del Monviso
di GIORGIO ROSSI
Guide del Monviso Dal panorama al paesaggio
di ALDO MOLINENGO
Strade e mezzi di trasporto
Vacanze d'estate
di IDA BRUNATI
Campi da sci
di IDA BRUNAT
"Cantando scivola lo sciator"
di PIERO DEMATTEIS
Sapore di neve
di PIERO DEMATTEIS
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Piero Dematteis
MONTAGNE DI CASA
editore FUSTA
edizione 2006
pagine 168
formato 22x22
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
23.00 €
17.20 €
ISBN : 978-88-95163-00-0
EAN : 9788895163000
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