Montagna e musica: le più significative composizioni ispirate alla natura alpestre; i musicisti che ebbero occasione di compiere scalate e gli alpinisti che coltivarono studi musicali; la visione da parte di questi personaggi dei due diversi ambiti nella loro interazione.
Nei due CD allegati vengono esemplificati i diversi ambiti presi in esame, operando una distinzione tra:
1. Popolare (o folk)
2. Filone colto (la cosiddetta musica classica o d’autore) all’interno dei quali si è attinto ai repertori più diversi, strumentali e vocali.
Soprattutto la varietà ha guidato la scelta dei soggetti: tra le figure troviamo pastori, cacciatori, alpigiani con la marmotta, sciatori, soldati, laghi alpestri. Ranz e Jodel vengono proposti nella veste originaria e in alcune elaborazioni di cui sono stati oggetto in età moderna.
INTRODUZIONE
Le pagine che seguono sono dedicate ai rapporti fra musica e montagna: vi si esaminano le più significative composizioni ispirate alla natura alpestre, si passano in rassegna i musicisti che ebbero occasione di compiere scalate e gli alpinisti che coltivarono studi musicali; nonché la visione da parte di questi personaggi dei due diversi ambiti nella loro eventuale interazione.
La panoramica abbraccia all’incirca i due secoli – da fine Settecento ai nostri giorni – nei quali si è sviluppato l’alpinismo. In epoca precedente si praticava la musica ma non la montagna, pochissimo considerata, più che altro vista come impedimento alle comunicazioni: sorta di territorio ostile alla vita, infido e pericoloso per la presenza di burroni vertiginosi, corsi d’acqua turbolenti, nevi faticose al cammino e insidiosi ghiacciai; ma anche demoni, streghe e spiriti sovrannaturali. Prima che il Romanticismo ne ribaltasse la concezione in metafora del sublime, le montagne rappresentavano zone minacciose, abitate da popoli semiselvaggi in lotta contro una natura avversa, dove il sostentamento era difficile e i mezzi di sussistenza andavano strappati ai rigori del clima.
Durante l’antichità i riferimenti alla montagna, nelle arti, sono sporadici e casuali; la documentazione si fa più povera man mano che risaliamo indietro nel tempo. La musica popolare avrebbe potuto dirci qualcosa, per esempio sui repertori dei canti o dei balli folklorici nelle località montane; ma abbiamo scarsa documentazione poiché si tratta di usi tramandati oralmente. Mancano informazioni, trattati, annotazioni su pentagramma. Possediamo testimonianze di viaggiatori (non di rado generiche), oltre all’iconografia (disegni, dipinti, incisioni). Comunque sono ben pochi i canti, prima dell’Ottocento, che prendano in considerazione le montagne.
Per tenere alla larga il pericolo del dilettantismo, sempre incombente quando si toccano certi argomenti (anche per il modo col quale sono stati trattati in passato), abbiamo scelto un approccio il più possibile « scientifico », partendo cioè da una domanda essenziale: esiste una musica originaria della montagna, ovvero una o più espressioni indigene create dalle stesse popolazioni alpine? Risposto affermativamente (Jodel, Ranz), si sono analizzate tali espressioni, passando poi a studiare come i compositori colti (ma anche i repertori popolareschi) abbiano attinto a tale patrimonio onde ricreare l’ambiente montano nelle loro musiche (sinfoniche, teatrali o cameristiche). L’aggettivo alpino è usato in senso generico per montano: sebbene la catena delle Alpi rappresenti un costante riferimento nella trattazione, in quanto la più ricca di documentazione storica e culturale per i popoli dell’Europa occidentale, si spazierà anche su altri gruppi montuosi, europei ed extracontinentali.
I capitoli XVIII e XIX servono come guida all’ascolto dei due compact disc inseriti nel libro, poiché ci è parso opportuno fornire ulteriori informazioni rispetto a quelle presenti nei relativi capitoli sui brani musicali degli esempi. Nei CD allegati si offre un campionario dei diversi ambiti esaminati nella trattazione, operando una approssimativa distinzione tra filone colto (la cosiddetta musica classica o d’autore) e popolare (o folk), all’interno dei quali si è attinto ai repertori più diversi: strumentale e vocale (solistico o corale), registrati dal vivo e in studio. Soprattutto la varietà ha guidato la scelta dei soggetti: tra le figure sbozzate troviamo pastori, cacciatori, alpigiani con la marmotta, sciatori, soldati, laghi alpestri. Ranz e Jodel vengono proposti nella veste naturale originaria e in alcune elaborazioni di cui sono stati oggetto nella storia recente. |
SOMMARIO
Introduzione
La Montagna in musica
Nel segno di Byron
Melodie alpestri
Per pianoforte solo
Ce qu’on entend sur la montagne
La Settima Sinfonia di Raff
Grandi compositori fra i monti
La Sinfonia delle Alpi: una summa
Vincent D’Indy
La Montagna in Teatro
Nell’europa del Nord
Musicisti Russi
Note del Novecento
Julius Kugy
Tra musica e montagna
Canti alpini
Musica da ballo e da film, new age
Cd I - Guida all’ascolto
Cd II – Guida all’ascolto
Indice dei nomi
Bibliografia
Cd 1 - Musica folklorica o popolare (Tempo totale 50’50)
1. Ranz des vaches di Friburgo Carlo Torlontano, alphorn 2’35
2. Mueter’s Juts, Hans Stettler Alphorn Group 2’20
3. Der Küahsuacher, naturjodel austriaco Heli Gebauer 1’27
4. Sarsteiner, naturjodel austriaco Steiner-Plut-Gebauer 0’51
5. Zäuerli, naturjodel dell’Appenzell Coro tradizionale 2’35
6. Le café d’alpage, Roger Zanetti Zaneth e il suo complesso 3’01
7. Le Rock tyrolien, Magalie Tochon Danguy Magalie e orchestra 2’49
8. Ranz des vaches del Rigi Carlo Torlontano, alphorn 0’44
9. Le nozze dell’alpigiano (Viton de la montagna) Corale 7 Torri, diretta da Giovanni Cucci 2’27
10. Invito alla danza (La monferrina) Corale 7 Torri, diretta da Giovanni Cucci 2’29
11. Bonsoir, mes amis, arm. Lino Fornelli Coro Edelweiss, diretto da Willem Tousijn 3’01
12. La montanara, Antonio Ortelli Coro Edelweiss, diretto da Egidio Forti 3’3913. Chère Patrie, Tyrolienne favorite* Anna Siccardi, Andrea Gherzi 1’4614. Quel mazzolin di fiori, arm. Antonio Pedrotti Coro della SAT, diretto da Mauro Pedrotti 2’14
15. Signore delle cime, Giuseppe De Marzi Coro Edelweiss, diretto da Egidio Forti 3’02
16. Rigodon Li Barmenk 2’37
17. Due Courende Li Barmenk 2’56
18. Canta lo sciatore, Bixio-Cherubini Fernando Crivelli 2’45
19. Karakorum, Rino Capitanata Capitanata 4’00
20. Casina sola Coro Bajolese, diretto da Amerigo Vigliermo 2’46
* Con l’asterisco sono contrassegnate le prime registrazioni assolute.
CD II - Musica colta o classica (tempo totale 66’18)
1. Ludwing van Beethoven: La Marmotte, op. 52 n. 7 Luciano Fava, Andrea Gherzi 1’11
2. Franz Schubert: Der Alpenjäger, D.524 Luciano Fava, Andrea Gherzi 2’11
3. Robert Schumann: Des Sennen Abschied, op. 79 n. 23 Paola Roggero, Andrea Gherzi 2’19
4. Auguste-Mathieu Panseron: Tyrol, qui m’as vu naître* Roggero-Garnero-Gherzi 4’17
5. Theobald Boehm: Rondo, Landler op. 32* Maurizio Benedetti, Andrea Gherzi 3’11
6. Franz Liszt: Au lac de Wallenstadt Andrea Gherzi 3’08
7. Franz Liszt: Der Alpenjäger, R. 582 n. 3 Luciano Fava, Andrea Gherzi 1’48
8. Joseph-Joachim Raff: Echo. Ranz des vaches suisse, op. 75 n. 3* Andrea Gherzi 4’36
9. Gaetano Donizetti: La savoyarde, ballata* Anna Siccardi, Andrea Gherzi 5’10
10. Giuseppe Unia: Zumstein-Schottische, op. 118 n. 1* Andrea Gherzi 2’25
11. Giuseppe Unia: Vincent-Polka, op. 118 n. 2* Andrea Gherzi 2’26
12. Giuseppe Unia: Le Signal-Mazurka, op. 118 n. 3* Andrea Gherzi 2’24
13. Gustav Mahler: Hans und Grethe Paola Roggero, Andrea Gherzi 2’17
14. Edvard Grieg: Aften på høyfjellet, op. 68 n. 4 Andrea Gherzi 3’10
15. Edvard Grieg: Kulokk, op. 17 n. 22 Andrea Gherzi 1’07
16. Richard Strauss: Alphorn, terzetto op. 15 n. 3 Ensemble musica chiara 3’22
17. Alfredo Catalani: «Canzone dell’Edelweiss», Pinuccia Perotti; Orchestra RAI 3’50 dall’opera La Wally (dal vivo) di Roma, diretta da Arturo Basile
18. Vincent D’Indy: Lac vert, op. 33 n. 4 Andrea Gherzi 2’22
19. Vincent D’Indy: Mélodie sans paroles n. 1 Andrea Gherzi 0’36
20. Gioachino Rossini: La Pastorella delle Alpi, tirolese Anna Siccardi, Andrea Gherzi 2’28
21. Pier Adolfo Tirindelli: Portami via!… (dal vivo) Anna Siccardi, Andrea Gherzi 3’50
22. Alan Hovhaness: Macedonian Mountain Dance Andrea Gherzi 2’41
23. Riccardo Zandonai: Natal!, dall’opera I Cavalieri di Ekebù Coro della SAT; Gianluca Zanolli; Stefano Rattini 5’06
* L’asterisco designa i brani presentati per la prima volta al pubblico, perché mai registrati prima o perché incisi su dischi autoprodotti e non distribuiti lungo i normali canali commerciali. |
Andrea Gherzi
MONTAGNA IN MUSICA
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2010
pagine 288
formato 21,5x28
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
49.50 €
49.50 €
ISBN : 978-88-8068-494-7
EAN : 9788880684947
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