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MONFERRATO ARTE E STORIA n. 7
dicembre 1995
Un architetto ritrovato del primo settecento casalese Giacomo Zanetti
(Parte Prima) GIULIO IENI

Come si era già anticipato nell'articolo apparso sul numero precedente di questo bollettino (1), nelle due rispettive opere che costituiscono il punto d'avvio per ogni conoscenza del patrimonio artistico casalese del passato (2), né Giuseppe De Conti (1794), né Giuseppe Antonio De Morano (1795) mostravano di conoscere l'attività - che vedremo invece di tutto rispetto - di un capomastro e «architetto» vissuto nel primo terzo del XVIII secolo: quel Giacomo Zanetti (3), più spesso chiamato nelle carte archivistiche maestro Giacomino per antonomasia presumibilmente per una sua minuta costituzione fisica - senza neppure il bisogno di riportarne il cognome. Di conseguenza, anche gli studiosi di questo secolo - i vari N. Gabrielli, N. Carboneri, V. Tornielli, M. Viale Ferrero, ecc. (4) - che proprio dai due storici settecenteschi avrebbero attinto abitualmente ampia parte delle loro informazioni, rinunciando spesso a dirette e prolungate indagini sui documenti specifici, non potevano neanche lontanamente sospettare il particolare contributo spettante allo Zanetti in un torno d'anni cruciale per l'edilizia aulica casalese: quello cioè dell'apparente vuoto professionale nel panorama architettonico locale, seguito alla scomparsa di Giovan Battista Scapitta (1715), che si è inutilmente tentato di colmare da taluni con ipotesi sull'eventuale erede (5), private però di ogni ragionato argomento: infatti, il lascito indiretto al nipote Vincenzo Scapitta (1680-1750) dello studium di agrimensore (6) - «compositum nonnullis scripturis, libris, tipis, et instrumentis ut vulgo d'ottone, metallo, e d'argento ad officium Praefecti, et Agrimensoris» perché con le sue capacità potesse trarne un qualche guadagno («aliquod lucrum percipere» ) - non poteva fare automaticamente di quest'ultimo il naturale successore e prosecutore dei talenti creativi dello zio, né tanto meno attribuirgli equivalenti competenze professionali, che per sua formazione gli erano estranee.
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SOMMARIO

Presentazione

STUDI

Giulio Ieni
Un architetto ritrovato del primo Settecento casalese: Giacomo Zanetti (parte prima)

Bruno Ferrero
I cronisti e il letterato.
Indagine sulle cronache casalesi coeve alla Civil Conversatione


Stefania Coppo
Relazione sui restauri del 1904 alla Chiesa di San Domenico in Casale Monferrato

DOCUMENTI

Walter Haberstumpf
I Marchesi di Monferrato in Oriente
(parte prima)

Bruno Ferrero
Tre cronache di un settennio drammatico della storia casalese 1563-1569

Recensioni e segnalazioni

Elenco dei Soci





aa.vv.

MONFERRATO ARTE E STORIA n. 7

editore ASS. CASALESE ARTE E STORIA
edizione 1995
pagine 152
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine
2 giorni

15.00 €
11.90 €

ISBN :
EAN :

 
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