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MOINA
La villanella del Monte Cenisio

EDIZIONE BILINGUE

ITALIANO
FRANCESE


MOINA DEL MONTECENISIO:

BELLEZZA DI NATURA E AMORE A LIETO FINE

Quando, nel 1815, il "librajo" milanese Ferdinando Baret, pubblicò Moina o la Villanella del Monte Cenisio, traduzione dal francese di Moina ou la villageoise du Mont Cénis di Joseph Bonaparte dato alle stampe a Parigi nel1799 ( anno VII), si guardò bene dall'indicare il nome dell'autore del racconto, che apparve, infatti, anonimo. Evidentemente, nel1815, l'anno dei Cento Giorni di Waterloo, dell'inizio della Restaurazione , il nome Bonaparte - sia prima del fugace ritorno sulla scena politica e militare del gia Imperatore sia dopo l'Infausta ( per lui) conclusione -non era troppo popolare e, fosse prudenzadel libraio o decisione della censura, si ritenne opportuno ometterlo. Confrontando due testi, quello francese e quello italiano, è interessante constatare come il traduttore abbia ancora omesso dell'originale proprio i passi più accentuatamente "napoleonici". Per esempio ( è il tratto che va da "La societè de beaucoup de jeunes gens" sino a "commun des hommes", pagine 58, 60) è stata cassata nella traduzione l'esaltazione delle truppe napoleoniche, e della loro fede nella causa per cui combattevano: imbarazzante certo doveva apparire nel 1815quel riferimento alla campagna d'Italia del 1796, definita "prélude de la campagne mémorable qui rendra peut- etre a l'Italieso ancienne indépendance" e quindi con l'accenno alla prossima campagna ( il racconto è scritto nel 1799) che doveva concludersi con la vittoria di Marengo. E non era il caso naturalmente di riprodurre l'accenno inequivocabile a "l'infatigable activitéde notre jeune général" col successivo tocco su " le génie andacieux d'un chef autant plus sur de vaincre, que la victoire parait moins possible au commun des hommes"( tratto quest'ultimo particolarmente inopportuno dopo i Cento Giorni, quando davvero era parso per un momento che a Napoleone riuscisse di realizzare l'impossibile). [..]

PIER MASSIMO PROSIO

Nel luglio 1796 Joseph Bonaparte, che si stava recando in Italia per negoziare trattati di pace, si ferma a Bramans, ai piedi del Montecenisio. Dall'incontro con un giovane militare di ritorno dal fronte nasce questo primo romanzo. Con gli accenti di J.J. Rousseau e sotto l'influenza di Bernardino di Saint Pierre, Joseph Bonaparte ci offre questo affresco montano che contiene anche sorprendenti riflessioni sul pacifismo e l'inutilità della guerra.
Un'opera ingiustamente caduta nell'oblio per più di due secoli, fortunosamente ritrovata e ora leggibile nelle due versioni originali italiana e francese.

INDICE

Premessa

La vraie nature de Joseph,
FRANCOIS FORRAY

La vie mouvementée du frère ainé de l'Empereur,
ANDRE PALLUEL - GUILLARD

Moina del Montecenisio : bellezza di natura e amore a lieto fine,
PIER MASSIMO PROSIO

MOINA ou La Villageoise du Mont Cénis

MOINA o La Villanella del Monte Cenisio









Joseph Bonaparte

MOINA

editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2001
pagine 70
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine
8 giorni

12.00 €
10.80 €

ISBN : 88-8262-084-0
EAN :

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