I modi di dire sono le espressioni più antiche della sapienza popolare e tutt'ora usate per aiutarci a spiegare meglio quello che diciamo. In questo volume l'autore ha raccolto più di 1000 espressioni idiomatiche spiegando il significato e raccontando le origini, e tante curiosità.
E' un viaggio attraverso i ricordi, le abitudini, la storia e la cultura del Piemonte, senza tralasciare la parte goliardica e ironica dei “Bogianen”.
I modi di dire fanno parte del nostro modo di parlare, di esprimerci e di essere parte di una comunità. Ogni famiglia ha il suo tradizionale "bagaglio di espressioni" e ciascuno di noi ne usa abitualmente una propria personale selezione.
Che derivino da episodi storici o da abitudini popolari, è affascinante scoprire come alcune delle frasi che utilizziamo più spesso nel parlare quotidiano abbiano un significato ben preciso, a volte sorprendente, ben più calzante di quello che pensiamo.
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PREFAZIONE
Non c'era poi tanto da stupirsi: in fin dei conti l'Argentina moderna l'hanno costruita anche i piemontesi, andando a conquistare la pampa per dare un futuro ai loro figli e ai figli dei loro figli.
Per cui la sera in cui entrammo in un ristorante di Ushuaia, nella patagonica Terra del Fuoco, in un gelido ottobre del 2016, e sentimmo parlare piemontese tra i tavoli dei commensali, ci sembrò di trovarci come a casa. Ma presto capimmo che qualcosa era andato storto: e fu quando sentimmo uno dei cuochi, esclamare, in una perfetta fusione di ispanico-piemontese: L'aptit'd pi che la scusa, devol-ves sabroso el plato. Che tradotto in italiano significa: L'appetito più della salsa, rende saporita la pietanza, uno dí quei proverbi la cui origine, come tutti i proverbi del mondo, non ha data né autore.
Terminata la cena, chiamammo al tavolo il cuoco che ci sembrava avesse tanto piacere di conversare, e lui ci stupì con altri modi di dire e proverbi piemontesi che per suo puro divertimento aveva miscelato con iniezioni massicce dí lingua spagnola. Ci promise Federigo, così si chiamava, barbetta caprina e origine astigiana (nonni di Scurzolengo) che l'indomani, se ne avessimo avuto voglia, ce ne avrebbe fatto leggere qualcuno dei più curiosi, che con pazienza e amore aveva trascritto su un'agendina.
Ma l'indomani, quando tornammo al ristorante — soprattutto per assaggiare la tanto decantata bagna cauda che qui andava forte — lo trovammo chiuso per turno settimanale, e visto che il gelo per le strade semi-deserte non accennava a diminuire, decidemmo di rientrare in albergo senza più indagare. Ancora oggi mi domando se il cuoco si fosse dimenticato in buona fede del giorno di chiusura o se non fosse nient'altro che un fafiuché, che per chi non conosce il piemontese sta a indicare un fanfarone, un gradasso, uno spaccone.
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NICO IVALDI |
Michele Bonavero
MODI DI DIRE PIEMONTESI antica saggezza popolare
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2023
pagine 464
formato 15x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
16.90 €
ISBN : 978-88-6804-083-3
EAN : 9788868040833
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