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 Carlo 
        Mazzi, uomo dalle molteplici risorse, è un professionista affermato 
        con un passato da manager e da direttore di un albergo di lusso, che si 
        trova invischiato, suo malgrado, in una pericolosa vicenda destinata a 
        scuotere il mondo dell'alta finanza internazionale. La vicenda trae origine 
        dalla presunta scomparsa del magnate industriale Alberto Ludovici-Consonni 
        e vive di continui colpi di scena: una morte che in realtà non 
        è tale, la comparsa di una sosia, l'interesse dei Servizi Segreti 
        all'improvviso cambio di rotta della strategia della SALC, il colosso 
        industriale che fa capo a Ludovici. Per una serie di coincidenze sarà 
        proprio Carlo Mazzi il risolutore di questo intracato susseguirsi di avvenimenti. 
         
        PROLOGO 
         
        Sebbene Alberto Ludovici-Consonni non fosse arrivato che al grado 
        di tenente di vascello durante il servizio militare impostogli dal padre, 
        per seguire la tradizione famigliare, con una "ferma" di otto 
        anni nella giovane Marina Italiana del dopoguerra, tutta l'Italia lo chiamava 
        con l'appellativo di Comandante, a dispetto di una brillante laurea in 
        Economia, conseguita durante il periodo trascorso all'Accademia Navale 
        di Livorno, e nonostante che, anche a causa delle poche unità da 
        guerra di cui disponeva la flotta italiana in quei primi anni cinquanta, 
        il tempo da lui passato fosse stato di poco più di un anno, raggiungendo 
        soltanto alla fine del servizio militare, le funzioni di comandante in 
        seconda di un vecchio dragamine. 
        Benchè d'origini liguri - il nonno era stato un importante armatore 
        genovese - la famiglia Ludovici-Consonni si era trasferita a Torino nei 
        primi anni venti, differenziando l'attività nei settori più 
        disparati e creando le basi per quell'impero finanziario e industriale 
        che, sotto la guida del Comandante, sarebbe divenuto uno dei più 
        importanti d'Europa, secondo in Italia soltanto al gruppo FIAT. 
        Quando, all'età di trent'anni, Alberto Ludovici aveva lasciato 
        la marina ed era entrato nel gruppo di famiglia come vicepresidente, la 
        Società Anonima Ludovici Consonni - SALC per gli operatori di Borsa 
        - si occupava ormai della più molteplici attività che andavano 
        dai cantieri navali, all'elettronica, ai sistemi di guida per i missili, 
        al petrolchimico e al tessile, con partecipazioni maggioritarie in un 
        numero elevatissimo di società di beni di largo consumo, ma con 
        l'escluzione dell'auto, settore in cui il padre di Alberto non aveva voluto 
        investire poiché sosteneva, con una precorrenza dei tempi per allora 
        veramente lungimirante, che l'Italia era troppo piccola per permettersi 
        due galli nello stesso pollaio. [..]  | 
    
 INDICE 
         
        Prologo 
         
        Capitolo I 
        Capitolo II 
        Capitolo II 
        Capitolo IV 
        Capitolo V 
        Capitolo VI 
        Capitolo VII 
        Capitolo VIII 
        Capitolo IX 
        Capitolo X 
        Capitolo XI 
        Capitolo XII 
        Capitolo XIII 
        Capitolo XIV 
        Capitolo XV 
        Capitolo XVI 
        Capitolo XVII 
        Capitolo XVIII 
        Capitolo XIX 
        Capitolo XX 
         
        Epilogo  
         
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             Giuseppe Maddaloni  
 
 IL MISTERO LUDOVICI-CONSONNI  
 
editore BIBLIOTECA DEL VASCELLO  
edizione 2003  
pagine 304  
formato 14,5x20,5  
 copertina plastificata con alette  
tempo medio evasione ordine  2 giorni  
 
17.00 €  
 7.90 €  
 
ISBN : 88-88293-34-5  
EAN  : 9788888293349  
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