Sono trascorsi tre secoli da quando il castello di Miraflores accolse, per più di sessant'anni, gli ospiti della corte sabauda in fastosi ricevimenti, sulle terrazze affacciate sul Sangone.
Da allora, fino alla seconda guerra mondiale, l'area mantenne carattere agricolo e rurale, dove i campi erano interrotti solo da qualche cascina. A partire poi dal secondo dopoguerra, Mirafiori accolse per trent'anni gli immigrati, provenienti da tutte le regioni d'Italia, che venivano a Torino per lavorare alla FIAT: le piccole case e le cascine furono così travolte e inglobate nello sfrenato sviluppo edilizio e industriale, fatto di fabbriche e palazzoni prefabbricati, costruiti in fretta e senza regole per una popolazione in costante crescita.
Lungo un percorso architettonico fatto di chiese, vecchie cascine, case art-déco e tanti palazzi, il libro racconta, con le voci dei suoi abitanti, di come quest'area sia da sempre lo 'specchio d'Italia' attraverso le sue trasformazioni nel corso dei secoli. Qui volarono i pionieri dell'aria nel primo aeroporto d'Italia e si corsero le gare ippiche all'ippodromo. Sempre qui si svolsero le vicende della Bela Rosin, moglie morganatica del Re Vittorio Emanuele e vennero girati i primi film muti. Le rive del Sangone poi, per lungo tempo, furono la spiaggia per i torinesi meno abbienti.
Orfana della fabbrica che ormai non c'è più, oggi Mirafiori Sud è un quartiere che continua a guardare al futuro con occhi pieni di positività: non più anonimo dormitorio di periferia, ma luogo di crescita e identità sociale e umana.
PREFAZIONI
"Da sempre Mirafiori evoca immagini maestose e sovradimensionate come le mura chilometriche delle sue fabbriche claustrofobiche o gli antichi treni colmi di immigrati del Sud e dei loro scatoloni di cartone e ancora come i rettangoli ininterrotti di case popolari, i fiumi di operai nei cortei di protesta e le catene di montaggio dell'industria pesante.
Poi c'è una Mirafiori minuscola, intima e privata che ha vissuto con speranza, fatica e dedizione i sogni di crescita di un'intera nazione. È la Mirafiori dei nostri padri. Ed è la Mirafiori che amo, quella che porto dentro di me e che mi ha dato il coraggio e la costanza per realizzare un film, quella che potete ritrovare in questo prezioso libro e che incontrerete indagando negli sguardi, negli accenti e nei corpi dei suoi abitanti.
È una Mirafiori che probabilmente esisteva anche prima della Fiat e che può sopravvivere al declino industriale solo se attraverso l'arte e la cultura ci impegniamo a raccoglierne la sua memoria sentimentale. Servirà a tutti per immaginare un futuro leggero e gioioso senza grandi fabbriche ma con il senso di comunità, l'onestà e la dignità che si possono incontrare nelle piccole cose di questo quartiere dalla grande storia".
Stefano Di Polito, scrittore e regista
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INDICE
Prefazioni
Stefano Di Polito
Paolo Virzì
Daniele Segre
Storia di re, cavalli, aerei e poderi
Dove siamo
Quando Mirafiori non c'era ancora
La reggia di Miraflores
La campagna, le cascine, le strade
Il cimitero
Il vecchio borgo di Mirafiori
Le botteghe e gli artigiani
La "bela Rosin" e il suo Pantheon
La Chiesa, il convento e la parrocchia della
"Visitazione di Maria Vergine e San Barnaba
L'ippodromo di Mirafiori
L'aeroporto di Mirafiori
Aldo Ratto, uno storico per Mirafiori
La grande industria: Fiat e Carello
Lo sviluppo urbanistico: la città oltre la fabbrica
Nicola - per me Torino era la Fiat
Arriva il boom. Mirafiori: una casa per tutti!
Le case Fiat
Quartiere Ina-Casa Mirafiori Sud
Via Artom e via Garrone
Cime Bianche
L'area di Strada delle Cacce
Sangon Blues e la spiaggia di Torino
Come in riviera
I misteri della giungla nera Orti e ortolani
Le sponde del Sangone oggi Parco Colonnetti
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Erika Anna Savio - Federico Guiati
MIRAFIORI SUD
editore GRAPHOT
edizione 2014
pagine 262
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
20.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-97122-71-5
EAN : 9788897122715
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